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  • domenica 28 aprile 2024

Reagali di Natale all’ultimo minuto per 3,5 mln di italiani

 


 “Acquisti dei regali di Natale last minute per 3,5 milioni gli italiani che quest’anno hanno atteso fino all’ultimo per acquistare i tradizionali doni per se stessi o per gli altri da mettere sotto l’albero”. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ sullo shopping in vista del Natale segnato quest’anno dall’emergenza Covid con la chiusura dei negozi e il lockdown previsto dal decreto del 18 dicembre che vieta ogni spostamento nelle giornate festive e prefestive dal 24 dicembre al 6 gennaio.


“Per i regali la maggioranza del 45% delle famiglie italiane – sottolinea la Coldiretti – ha fissato quest’anno un budget tra i 100 ed i 300 euro, il 41% sotto i 100 euro, il 14% dai 300 ai mille euro. La spesa media è pari a 175 euro a famiglia, in calo del 23% rispetto allo scorso anno a causa delle difficoltà economiche causate dalla pandemia che hanno ridotto il budget degli italiani per i doni”.


“Il risultato della crisi è anche la tendenza ad indirizzarsi – continua la Coldiretti – verso regali utili con abbigliamento, giocattoli e cibo tra i più gettonati davanti a libri, tecnologie e oggetti per la casa. Gli italiani blindati in casa nei giorni clou delle festività trovano consolazione nella tavola e il maggior tempo disponibile si traduce, soprattutto, nella tendenza a cucinare di più per sé e per i propri familiari. Una svolta che spiega quest’anno il boom dei cesti enogastronomici personalizzati secondo le diverse preferenze, a chilometro zero, tradizionale, vegano, salutista o green con le specialità salvate dall’estinzione”.


Molto richiesti i cesti enogastronomici scelti da un italiano su 3 (34%) spinti dalla tendenza a cercare consolazione nella tavola e nella cucina rispetto alle limitazioni agli spostamenti e alla possibilità di pranzi e cene con amici e parenti.


“Tra i prodotti più presenti nei cesti ci sono – sottolinea la Coldiretti – lo spumante, il torrone, il pandoro o il panettone spesso artigianali, ma sono tornati prepotentemente il cotechino, lo zampone, le lenticchie e in generale tutti i prodotti tipici locali, cosiddetti a chilometro zero, dai salumi ai formaggi, dall’extravergine al vino, dal miele alle conserve, meglio se preparati direttamente nelle aziende agricole”.


 

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