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  • mercoledì 5 febbraio 2025

Parla l’infermiera prima vaccinata e finita nel mirino dei no vax: “Rifarei il vaccino mille volte. Non mi aspettavo tanta cattiveria”

 


"Non mi aspettavo tanta cattiveria, un odio così grande, tanto veleno e rabbia, ma io lo rifarei subito, lo rifarei mille altre volte ancora, per tutti i miei colleghi che sono morti per aiutare gli altri, per tutti coloro che hanno perso la vita stroncati dal Covid e io ne ho visti tanti, troppi, di pazienti andare via". Sono le parole, riportate dal Messaggero, di Claudia Alivernini, l’infermiera 29enne dello Spallanzani di Roma, prima vaccinata anti-Covid nel nostro Paese, dopo che i no vax l’hanno presa di mira minacciandola e insultandola.


Ora, come riporta il quotidiano romano, gli hater rischiano una denuncia. In campo anche il Viminale. "Colpiscono molto le offese di cui è stata vittima l’operatrice sanitaria. Al Viminale non sottovalutiamo queste minacce via social e siamo in campo per contrastarle", ha detto il viceministro dell’Interno Matteo Mauri.Martedì mattina, fa sapere il quotidiano romano, c’è stato un primo colloquio tra l’infermiera e gli agenti specializzati della Polizia postale. L’infermiera si è riservata di recarsi al più presto in ufficio per la verbalizzazione.  


Dopo gli insulti, il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia, ha voluto incontrare la 29enne per incoraggiarla. "Ho incontrato Claudia per incoraggiarla dopo le varie fake news ed attacchi. Non ce n’è stato bisogno. Claudia sta bene, come tutti gli altri vaccinati, è di ottimo umore ed è sempre più convinta della sua scelta: atto d’amore per sé, per i suoi cari, per i pazienti, per il Paese", ha scritto su Facebook, documentando l’incontro con una foto. 


 

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