Montagne della Duchessa, la Regione Lazio approva il Piano per la Riserva Naturale
“Abbiamo approvato in Giunta il piano della Riserva naturale Montagne della Duchessa, l’area protetta di 3.540 ettari collocata in provincia di Rieti, nel Comune di Borgorose e nella VII Comunità montana Salto-Cicolano. Una riserva caratterizzata dalla particolarità del paesaggio, con una via principale di accesso dalla vasta piana di Corvaro da cui parte il massiccio montuoso, arrivando ai 2.000 metri di altezza con le proprie cime, affidata in gestione al Comune di Borgorose, sin dalla legge regionale di sua istituzione nel 1990. Un piano atteso e volto a perseguire diversi obiettivi. Innanzitutto la conservazione di specie animali o vegetali e di formazioni paleontologiche, che caratterizzano la Riserva; l’uso di metodi di gestione idonei a realizzare un’integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali, in un equilibrio armonioso tra ambiente e agricoltura”. Lo dichiara in una nota l’Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati. “Vogliamo, inoltre, promuovere da un lato attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica e dall’altro la difesa e la ricostituzione degli equilibri idrogeologici. Sono state poi esplicitate nel Piano le finalità stesse per cui la Riserva era stata istituita: la tutela, il mantenimento e la valorizzazione degli ecosistemi naturali; il razionale e duraturo utilizzo delle risorse naturali; lo sviluppo economico, sociale e culturale delle comunità locali esistenti nel contesto; attività di fruizione compatibili con le finalità di tutela dell’ambiente esistente. – conclude l’assessore - Abbiamo voluto mantenere l’impegno preso come Giunta Zingaretti sulla pianificazione e l’armonizzazione delle nostre aree protette e portare avanti, in un anno complicato sotto molteplici aspetti, un importante lavoro di messa a sistema, recependo nel Piano, che ora passerà al vaglio del Consiglio regionale, le peculiarità proprie della Riserva, individuando criteri e metodi per la sua conservazione, incentivando forme di tutela attiva e sostenibile attraverso l’educazione ambientale, la partecipazione collettiva, la valorizzazione e la fruizione”.
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