Monito di Bonomi (Confindustria) a Conte: “Se si fallisce sul Recovery Fund, tutti a casa”

“Presidente, due settimane e ancora pochi giorni fa, lei ha detto: ‘se sbaglio sull’utilizzo del Recovery Fund, mandatemi a casa’. No, signor Presidente, non è così. Se si fallisce nel compito che abbiamo di fronte, nei pochi mesi ormai che ci separano dalla precisa definizione delle misure da presentare in Europa, non va a casa solo lei. Andiamo a casa tutti”. Questo il monito rivolto al premier Giuseppe Conte dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in occasione dell’assemblea annuale. In caso di fallimento “il danno per il Paese sarebbe immenso e lo pagheremmo tutti. Per anni a venire. Semplicemente non ce lo possiamo permettere. E’ tempo di azione comune oppure non sarà un’azione efficace”, ha avvertito Bonomi. Secondo il leader di Confindustria “le ambiguità della politica economica non devono aggiungere ulteriore incertezza e sfiducia nel Paese”. Del resto “nessun provvedimento di politica economica, nessuna misura istituzionale, nessun capitolo di spesa, generano effetti positivi, rilevanti e durevoli senza che la strategia in cui si inscrivono venga compresa e validata dagli operatori economici. Il futuro si può subire, attraversare o invece progettare. E occorre farlo da parte della politica e delle istituzioni coinvolgendo ogni grande soggetto della vita economica e sociale del nostro Paese non solo nell’ascolto, ma nella definizione stessa delle priorità”. Poi sul Mes: "Nell’entusiasmo per i 208 miliardi dall’Europa, e che si aggiungono al Sure e alle nuove linee di credito Bei, tende a svanire l’attenzione sul danno certo per il Paese se il governo rinuncia al Mes Sanitario privo di condizionalità".
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