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  • sabato 27 aprile 2024

Mimmo Lucano: “Rifarei tutto, Salvini ha temuto il processo”

“Il mio auspicio è che ci sia giustizia: spero con tutto il cuore che il divieto di dimora possa cadere. Io comunque rifarei tutto quello che ho fatto”. Lo ha detto il sindaco (sospeso) di Riace Mimmo Lucano a “Circo Massimo”, su Radio Capital, commentando le motivazioni della Corte di Cassazione dell’udienza con cui lo scorso 26 febbraio aveva annullato il divieto di dimora per lo stesso Lucano.

“Tutto il quadro accusatorio è ancora da definire – ha ricordato Lucano – e la richiesta di rinvio a giudizio andrà avanti: ora dobbiamo aspettare per capire se verremo rinviati a giudizio. Non ho mai detto ‘sono innocente’: lo deve dimostrare chi ha la competenza, noi ci difendiamo ‘nel’ processo e non ‘dal’ processo”.”Penso che questa storia è diventata qualcosa che ha a che fare con la politica, con lo schierarsi da una parte o dall’altra contro chi ha in mano questo processo: sono l’ultimo anello”, ha proseguito.

“Salvini? C’erano due avvocati del Viminale presenti nel Tribunale di Locri: non mi interessa molto, forse la parte politica che rappresenta è abituata ad argomentazioni basate su denigrazioni e cattiverie. Confermo che mi chiedo come faccia un cristiano a votare Salvini. In questi mesi chi ha sopportato tutto quello che è successo a me e a Riace sono stati i missionari Comboniani: i valori del cristianesimo sono antitetici a quelli del ministro dell’Interno, sono più convinto di prima che un cristiano non può votare Salvini”. “Io sono un ultimo, debole, non ho nessuno, mentre Salvini” sul caso Diciotti “così forte ha avuto paura di farsi processare”, aiutato dal Movimento 5 Stelle che “rappresentano il potere, se lo possono permettere”, ha concluso Lucano.
 

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