Manifestazione di protesta di Greenpeace al ministero delle Politiche Agricole contro gli allevamenti intensivi

Alle 8 di martedì attivisti di Greenpeace sono entrati in azione a Roma, di fronte al ministero delle politiche agricole, dove hanno posizionato un gigantesco maiale che emette fumo dal naso per simboleggiare il contributo degli allevamenti intensivi alla formazione di gas serra, e rilascia un getto di acqua scura: i liquami, che inquinano suolo, acqua e aria. Mentre è in corso a Helsinki il Consiglio informale dei Ministri Ue dell’Agricoltura sulla PAC (Politica Agricola Comune), Greenpeace chiede alla ministra Teresa Bellanova di agire subito e avviare il cambio di rotta necessario per affrontare la crisi climatica in corso e tutelare la nostra agricoltura. “Gli allevamenti intensivi sono vere e proprie fabbriche, principali responsabili delle emissioni di ammoniaca e seconda causa di inquinamento da polveri fini in Italia” dichiara Federica Ferrario, responsabile Campagna agricoltura di Greenpeace Italia. “Il nuovo governo ha dichiarato di avere tre le proprie priorità la lotta ai cambiamenti climatici. Questa è un’occasione per dimostrarlo. La crescente produzione di carne è responsabile, ad oggi, del 14 per cento delle emissioni di gas serra in Europa; un contributo pari a quello del settore dei trasporti, finora non affrontato adeguatamente dalle politiche nazionali e internazionali”.
Commenti