Malagò (Coni): “Lo sport si fermi nelle aree a rischio”

“Sono in contatto con le autorità che hanno la responsabilità, il diritto e il dovere di prendere iniziative e precauzioni. Se un sindaco, un presidente di Regione, un ministro fa un’ordinanza, lo sport si deve allineare, non ci sono dubbi”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò parlando dell’allarme Coronavirus in realzione allo sport. “Sono in contatto costante con il ministro Spadafora, se ci sono competizioni in un luogo dove ci sono questi casi, lo sport non può esserci, per ovvi motivi. Per quanto riguarda le competizioni sportive, al momento sono tutte confermate, a meno che non ci siano ordinanze delle autorità che hanno vietato non la competizione sportiva ma tutto quanto”, ha ribadito. Il 2020 è anche l’anno dell’Olimpiade di Tokyo. “Se si può fare altro? Su questo argomento parlano tutti, io penso che è meglio far parlare chi è competente. Giochi di Tokyo a rischio? Sono un rappresentante del Cio, ci parlo tutti i giorni. Al momento non ci sono controindicazioni che ci siano problemi per le Olimpiadi”, ha concluso Malagò.
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