Lo Spallanzani certifica: “Il Corona Virus non è una malattia mortale. Negativi ai test il ricercatore ed il paziente cinese ricoverati da giorni

“E’ una malattia non mortale. La ricerca fa grandi passi avanti”. Lo ha detto Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani, durante una conferenza stampa a cui ha preso parte anche l’assessore regionale del Lazio alla Sanità, Alessio D’Amato.
“Su questi pazienti è stato possibile caratterizzare e mettere a punto un test per la valutazione degli anticorpi che abbiamo messo a disposizione delle Regioni interessate. Stiamo lavorando con queste Regioni, è un atto positivo – ha detto ancora Ippolito intervenendo alla conferenza stampa – Questo istituto ha messo il virus sulla piattaforma per sviluppare i vaccini, che non sarà pronto domani, ma serve a contribuire all’avanzamento della scienza al vaccino. Questo Paese ha fatto delle scelte coraggiose, come la chiusura dei voli, di cui Fiumicino ha sofferto molto. Quindi oggi vogliamo lanciare un messaggio positivo. Il Paese regge”.
Riguardo del ragazzo di 17 anni che è ricoverato, Niccolò, il professore ha spiegato: “Sta bene e uscirà a fine quarantena”.
Poi la situazione all’interno dell’ospedale con i casi ed il Bollettino clinico: "L’uomo cinese, ricoverato assieme alla moglie allo Spallanzani, si è negativizzato ed è in buone condizioni di salute". Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in una conferenza stampa allo Spallanzani. Inoltre il ricercatore italiano ricoverato allo Spallanzani sarà "dimesso in giornata", ha detto ancora D’Amato. Il giovane, caso confermato di COVID-19, era risultato persistentemente negativo ai test per il Coronavirus. "Non bisogna farsi prendere dall’allarmismo. Il modello messo in atto dalla Regione Lazio è efficace",ha detto Giuseppe Ippolito direttore scientifico dello Spallanzani di Roma. Poi il bollettino: “La coppia di cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, casi confermati di COVID – 19 continua a essere ricoverata nel nostro Istituto. Le condizioni cliniche della coppia sono in continuo e progressivo miglioramento. Entrambi hanno concluso la terapia antivirale”. “Il marito in particolare sta meglio – prosegue il comunicato – è uscito da qualche giorno dalla terapia intensiva ed è attualmente ricoverato Istituto. Risulta negativo ai test per la ricerca del COViD-19. Non necessita di terapia con ossigeno, si alimenta autonomamente e sta iniziando la riabilitazione motoria. La moglie è ancora ricoverata in terapia intensiva, è in respiro spontaneo e non necessita più di supporto ventilatorio. E’ vigile, contattabile e risponde alle nostre domande. Necessita ancora di monitoraggio per la presenza di patologie preesistenti”.
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