Le amputano arti dopo una diagnosi sbagliata, l’appello di una donna: “Aiutatemi ad acquistare le protesi”
"Il desiderio di raccontarvi la mia storia nasce sopratutto perché vorrei aiutare e trasmettere speranza a chi, come me, ha avuto esperienze simili. Coraggio e speranza che a me ha dato la grande Bebe Vio", racconta via Facebook. "Dopo tante difficoltà riesco a camminare con le protesi, avrei bisogno però di protesi superiori di ultima generazione che l’Asl non fornisce - spiega -.Il preventivo è talmente alto... non credo riuscirò mai ad avere quella somma (90mila euro)".
"Ora non riesco a soffiarmi il naso a tenere un cucchiaio ad appoggiarmi mentre scendo le scale, con il mio braccio amputato invece mi trucco uso il telefono mi asciugo le lacrime. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno voluto dare un contributo e anche chi lo vorrà fare in futuro certo l’obiettivo è ambizioso ma non voglio perdere la speranza di poter prima o poi conquistare un minimo di autonomia.Grazie di cuore anche a chi mi dedica solo un pensiero!". Anche i vigili urbani di Terni hanno voluto dare il loro contributo, ma la cifra vicina ai 3mila euro è ancora molto lontana.
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