L’addio di Teheran al suo generale. Milioni di persone in piazza. Alto ufficiale dei Pasdaran: "Colpiremo anche le truppe britanniche". La figlia di Soleimani: “Giorni bui per gli americani”

Una folla valutata in qualche milione di persone ha invaso le strade di Teheran per dirigersi all’università della capitale dove si è tenuta la cerimonia funebre per il comandante delle forze di Qods, Qassem Soleimani, ucciso in Iraq dalle forze statunitensi venerdì. A guidare le preghiere per il generale iraniano è stato Ali Khamenei, guida Suprema dell’Iran. Presenti anche anche il leader di Hamas Ismail Haniyeh, il suo vice Salah al-Aruri e il leader della Jihad islamica Ziad Nakhale. Un alto ufficiale della Qods, il braccio internazionale della Guardia rivoluzionaria iraniana guidato fino alla sua uccisione dal generale Qassem Soleimani, ha detto al Times che anche i soldati britannici in Medioriente potrebbero essere colpiti. Si tratterebbe, secondo quanto riportato dal sito del quotidiano, di eventuali "danni collaterali" negli attacchi alle forze armate statunitensi. Poi lo schiaffo delle figlia del generale ucciso dagli americani: “Le famiglie dei soldati statunitensi di stanza in Medio Oriente "dovrebbero aspettarsi la morte dei loro figli", ha tuonato Zeinab Soleimani, durante la cerimonia funebre per suo padre all’università di Teheran. E dalla tv di Stato ha rincarato la dose: "Pazzo di un Trump, non credere che sia finito tutto con il martirio di mio padre. Per gli americani arriveranno giorni bui". Sottolineando la necessità di una vendetta immediata verso gli Stati Uniti, ha definito Trump, come fece una volta il padre, un "giocatore d’azzardo". "Hai fatto un errore storico - ha aggiunto - non potrai seminare discordia tra Iran e Iraq".
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