La Sindaca Raggi non molla: “La famiglia rom dell’alloggio a Casal Bruciato è legittima assegnatari e resterà in quella casa”

“Questa famiglia risulta legittima assegnataria. Ha diritto di entrare e la legge si rispetta. Siamo andati a conoscerli e sono terrorizzati. Abbiamo avuto modo di presentare questa famiglia ad alcuni condomini. Chi insulta i bambini e minaccia di stuprare le donne forse dovrebbe farsi un esame di coscienza. Non è questa una società in cui si può continuare a vivere”. Sono le parole della sindaca di Roma Virginia Raggi lasciando tra minacce e insulti la casa di via Setta, a Casal bruciato, dove una famiglia rom è sotto assedio. Ma gli abitanti di quel quartiere, fomentati dalle truppe neofasciste, hanno letteralmente aggredito verbalmente la Sindaca: "Buffona", "non sei la nostra sindaca" e "vergognati". "Schifosa", ha urlato una donna all’indirizzo della prima cittadina. Anche in mattinata sotto allo stabile alcuni abitanti che hanno contestato la decisione del comune. Ieri le proteste hanno avuto una deriva razzista con frasi agghiaccianti, insulti e minacce rivolte ad una nomade e a sua figlia piccola che stavano rientrando a casa scortate dalla polizia.
"Rimaniamo qui, è casa nostra": così il capofamiglia del nucleo di nomadi a cui è stata assegnata la casa popolare. "Stiamo dentro casa con mia moglie e mia figlia, ora valutiamo cosa fare. Oggi i bimbi non sono andati a scuola perché hanno paura di uscire. Alcuni di loro li abbiamo portati da una mia cugina perché avevano paura", racconta.
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