La riflessione del Papa: “Assediato, solo la preghiera può aiutarmi…”

“Il Papa è tentato, è molto assediato: solo la preghiera del suo popolo può liberarlo, come si legge negli Atti degli Apostoli”: E’ quanto ha detto il Papa incontrando i gesuiti in Mozambico.
“Penso che dobbiamo insegnare alla gente la preghiera di intercessione, che è una preghiera di coraggio, di parresia”, ha detto Francesco nel colloquio riportato dalla Civiltà cattolica.
“Pensiamo all’intercessione di Abramo per Sodoma e Gomorra.
Pensiamo all’intercessione di Mosè per il suo popolo. Dobbiamo aiutare il popolo a esercitare più spesso l’intercessione. E noi stessi dobbiamo farlo di più. Lo sta facendo molto bene la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, come si chiama adesso, diretta dal p. Fornos. E’ importante che la gente preghi per il Papa e per le sue intenzioni. Il Papa – ha detto Jorge Mario Bergoglio – è tentato, è molto assediato: solo la preghiera del suo popolo può liberarlo, come si legge negli Atti degli Apostoli. Quando Pietro era imprigionato, la Chiesa ha pregato incessantemente per lui. Se la Chiesa prega per il Papa, questo è una grazia. Io davvero sento continuamente il bisogno di chiedere l’elemosina della preghiera. La preghiera del popolo sostiene”.
Il colloquio del Papa è avvenuto giovedì 5 settembre. Francesco, come in occasione di ogni viaggio all’estero, ha incontrato in maniera privata i gesuiti locali, che nello specifico erano un gruppo di 24 gesuiti, dei quali 20 del Mozambico, 3 dello Zimbabwe e uno dal Portogallo. L’incontro è avvenuto in Nunziatura e il direttore della Civiltà cattolica, padre Antonio Spadaro, presente all’evento, ha poi, come di consueto, pubblicato le parole del Papa.
Commenti