La paura del corona virus e l’influenza nostrana mettono quasi al tappeto i Pronto Soccorso della Capitale

Tra l’influenza nostrana e la paura di aver contratto il virus cinese, gli ospedali della Capitale sono a un passo dal collasso. Solo nella giornata di giovedì 23 gennaio 2020, e la stessa cosa si è ripetuta con numeri analoghi anche oggi, l’affluenza raggiungeva cifre elevatissime in tutti i maggiori ospedali della Capitale. Il Policlinico di Tor Vergata (nella foto) aveva 108 pazienti contemporaneamente, il Policlinico Casilino 120 e l’Umberto I 115, di cui 55 aspettavano un ricovero. Il grande problema è che, una volta che il medico stabilisce il ricovero, non sa dove portare il paziente e dunque uno su due rimane in attesa su una barella. Tenendo conto di altri ospedali è emerso che al Sant’Andrea le persone presenti erano 82 mentre al Sant’Eugenio 92, di cui oltre la metà aspettava una visita. Nella sala dell’ospedale San Camillo vi erano poi 99 pazienti. Di questi solo 8 attendevano di essere visitati ma ben 39 aspettavano il ricovero.
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