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  • martedì 29 aprile 2025

La Fao va a un cinese. Nuovo direttore generale è Qu Dongyu, sconfitta la candidata francese appoggiata dall’Unione Europea e il georgiano sostenuto dagli Usa

Il cinese Qu Dongyu è stato eletto direttore generale della Fao con 108 voti su 191, ottenendo così la maggioranza assoluta al primo scrutinio. La candidata francese Catherine Geslain-Lanèelle, ha avuto 71 voti. Il viceministro cinese dell’agricoltura Qu Dongyu è la prima persona di un Paese comunista a salire al vertice dell’istituzione alimentare delle Nazioni Unite, il cui quartier generale è basato a Roma. Catherine Geslain-Lanéelle, ex capo del ministero dell’Agricoltura francese era appoggiata dall’Unione europea mentre gli Stati Uniti appoggiavano Davit Kirvalidze, l’ex ministro georgiano dell’agricoltura.



Il successore del brasiliano Jose Graziano da Silva, nel suo mandato quadriennale al vertice della Fao sarà chiamato a concentrersi sulle politiche per combattere la fame nel mondo, che è stata alimentata dalle guerre e dal riscaldamento globale. La FAO, che conta oltre 11.500 dipendenti in tutto il mondo, lavora a stretto contatto con altre agenzie delle Nazioni Unite per raggiungere l’obiettivo di un mondo liberato dalla fame entro il 2030. Oggi più di 800 milioni di persone sono afflitte dalla fame e molti esperti dubitano dell’obiettivo 2030 del corpo sarà raggiunto.


 

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