Klopman pronta a produrre 700mila mascherine al mese nel Lazio

La Klopman “risponde alle crescenti necessità dettate dall’emergenza coronavirus ed è pronta a mettere a disposizione il proprio know-how per produrre fino a 700mila mascherine protettive al mese”. A darne notizia la stessa società, che è rientrata tra le attività essenziali per il proprio ruolo nella produzione di tessuti per il settore medico-sanitario e “continua a operare nel più rigoroso rispetto delle disposizioni ministeriali in materia di salute dei collaboratori”.
Un primo lotto di 10mila mascherine sarà donato alla Asl di Frosinone e all’ospedale Fabrizio Spaziani e, “grazie a una filiera produttiva appositamente messa a punto, l’azienda sarà in grado di rispondere in tempi molto rapidi alle esigenze degli operatori pubblici e privati”. La Klopman ha messo a punto sei diversi prototipi che sono allo studio dell’Istituto superiore di sanità per poter ricevere il via libera alla produzione nel corso di questa settimana. Il know-how messo in campo dalla Klopman “è quello maturato in anni di esperienza nel settore della produzione di tessuti, molti dei quali destinati al settore ospedaliero e farmaceutico”.
“Il know-how maturato in oltre 50 anni di storia – sostiene l’amministratore delegato Alfonso Marra – e la professionalità dei nostri collaboratori ci hanno permesso di realizzare a tempo di record una gamma di mascherine completamente Made in Italy che offrono prestazioni superiori rispetto a quelle usa e getta oggi in utilizzo massivo nelle strutture ospedaliere. L’Italia, al pari di molti altri paesi europei, paga lo scotto di un mass market di dispositivi usa e getta che oggi risultano di difficile reperimento”.
“L’aumento della richiesta – aggiunge Marra – e l’assoluta emergenza in cui versano oggi i nostri ospedali ci hanno spinto ad agire. Offriamo da anni tessuti destinati agli operatori sanitari e oggi stiamo ridisegnando la nostra capacità produttiva per rispondere soprattutto alle esigenze dei nostri clienti che hanno aumentato le loro produzioni di abbigliamento per il personale impegnato in questa emergenza. Contemporaneamente abbiamo messo a punto soluzioni pronte all’uso che permetteranno di risparmiare tempo e risorse preziose senza alcun compromesso in termini di sicurezza”.
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