Il virus colpisce a fondo la Germania, superati i 50mila morti. La Cina torna in stato d’allerta, gravissima la situazione in Gb

Anche la Germania ha superato la soglia dei 50.000 morti dall’inizio della pandemia di coronavirus. Lo ha comunicato l’Istituto Robert Koch, l’ente di stato che si occupa del controllo delle malattie infettive, nel suo bollettino quotidiano. Sale intanto l’allerta anche a Pechino dove le autorità hanno deciso di chiudere in anticipo di due settimane le scuole: la Commissione istruzione municipale ha anticipato di due settimane, a lunedì 25 gennaio, la chiusura delle scuole e degli asili in vista della festività del Capodanno lunare. In base al nuovo calendario, la riapertura è prevista dal primo marzo, ma la decisione finale sarà adottata dalle autorità in base all’andamento dell’epidemia. L’insegnamento sarà effettuato online. Nel Regno Unito, che non esclude il prolungamento del lockdown fino all’estate, si contano 1.800 decessi in 24 ore, in Germania i morti superano ancora una volta quota mille. In Francia intanto, dopo l’esplosione esponenziale dei contagi in alcune zone, sale la preoccupazione per un’ipotetica nuova variante fino a ora sconosciuta. Nell’ospedale di Compiegne, a nord di Parigi, sono 160 i pazienti contagiati e la cosiddetta variante inglese, subito sospettata, è stata esclusa dalle analisi. Analogo fenomeno è stato registrato nel sud-ovest, nel centro e nell’est dove in diversi ospedali si registra una media di contagi molto più alta di quella nazionale.
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