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  • sabato 3 maggio 2025

Il tributo a Covid dei Sacerdoti italiani, il bilancio è di 100 morti

Cento i preti che hanno perso la vita in tutta Italia, almeno metà in Lombardia. Anziani parroci di campagna, cappellani, persone che non hanno rinunciato alla missione negli ospedali, a visitare le case di riposo. Anche la diocesi di Cremona ha versato il suo tributo di sangue al virus, come il resto della comunità. Qui sono nove i sacerdoti che hanno perso la vita, alcuni dei quali non a riposo, ma attivi nella cura di anime. A Milano è andata peggio che a Cremona: nel capoluogo della Lombardia si registrano 12 decessi nelle fila del clero. Ma non esiste paragone fra le dimensioni della grande arcidiocesi ambrosiana, la più grande d’Europa, e quelle dei fedeli della cattedra vescovile della Bassa. Il record negativo spetta però a Bergamo, dove l’epidemia nei giorni di marzo ha mietuto venticinque vittime fra i religiosi. Cinque, invece, i preti morti nella vicina diocesi di Lodi, dove si è sviluppato il primo focolaio italiano riconosciuto di Covid-19. Giovedì, infine, dalla provincia di Pavia è arrivata la notizia della morte del vicario episcopale di Como, il sessantanovenne monsignor Renato Lanzetti.


 

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