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  • domenica 4 maggio 2025

Grido d’allarme del Wwf: "Dal 1970 persi oltre due terzi della fauna selvatica mondiale"

 


 In poco meno di 50 anni si sono persi oltre i due terzi della fauna selvatica mondiale. E’ quanto emerge dal rapporto biennale del Wwf ‘Living Planet Index’ su oltre 4.000 specie di vertebrati. Il Wwf sottolinea che il “declino catastrofico” in corso non mostra segni di rallentamento e che fenomeni come la deforestazione e l’espansione delle coltivazioni hanno determinato il 68% del calo della fauna mondiale – mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci – tra il 1970 e il 2016.


La fauna è “in caduta libera” mentre bruciamo foreste, peschiamo troppo nei nostri mari e distruggiamo aree selvagge, afferma Tanya Steele, amministratore delegato del WWF, citata dalla Bbc.


“Stiamo distruggendo il nostro mondo – l’unico posto che chiamiamo casa – rischiando la nostra salute, sicurezza e sopravvivenza qui sulla Terra. Ora la natura ci sta inviando un disperato SOS e il tempo sta scadendo”, ha aggiunto.


Il declino è una chiara prova del danno che l’attività umana sta arrecando alla natura, ha detto il dottor Andrew Terry, direttore del reparto Conservazione presso la Zoological Society of London (ZSL).


“Se non cambierà nulla, le popolazioni continueranno senza dubbio a diminuire, portando la fauna selvatica all’estinzione e minacciando l’integrità degli ecosistemi da cui dipendiamo”, ha aggiunto.


 

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