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  • martedì 29 aprile 2025

Gigi Proietti, tutto l’amore della sua Roma all’uomo che ormai è mito

 


 


Roma ha salutato per l’ultima volta Gigi Proietti. Al Globe Theatre di Villa Borghese, la cerimonia funebre per il grande attore romano scomparso il 2 novembre, all’età di 80 anni. Il carro funebre contenente le spoglie dell’attore, scortato da un corteo di sei moto della Polizia locale di Roma Capitale, altre dei Carabinieri e diverse auto, prima della cerimonia ha effettuato un passaggio su alcune strade della città. A via Veneto, in particolare, è stato salutato dagli applausi dei romani presenti sui marciapiedi. Poi il corteo ha raggiunto Villa Borghese, tra ali di cittadini e rappresentanti delle forze dell’ordine, anche a cavallo. Ad accoglierlo sul palco per l’ultima volta, in quello che è stata la sua casa artistica negli ultimi anni – Proietti era infatti il direttore del teatro specializzato in rappresentazioni delle opere di Shakespeare – sono stati i familiari, gli amici e le maestranze del Globe. Tra loro anche attori e personaggi noti come l’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, Paola Cortellesi, Marisa Laurito, Flavio Insinna, Edoardo Leo, Enrico Brignano. Per il Comune di Roma, la sindaca Virginia Raggi, che ha tenuto un breve collegamento video mentre era presente il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito. Il feretro di Proietti è stato adagiato sul palcoscenico tra la commozione e gli applausi scroscianti dei presenti, interminabili, tra quattro rappresentanti delle forze dell’ordine di cui due agenti della Polizia locale in alta uniforme.  “Gigi ci mancherà tanto. Oggi Roma inizia a restituire tutto l’amore che ha ricevuto, ma quando questa pandemia sarà finita organizzeremo qualcosa di ancora più grande che abbiamo dovuto rinviare”. Queste le parole del sindaco di Roma, Virginia Raggi, in video connessione da casa, in occasione della cerimonia funebre per Gigi Proietti al Globe Theatre di Villa Borghese. “Gigi Proietti era amatissimo da tutti noi- ha aggiunto- Lo abbiamo voluto salutare per l’ultima volta facendo sfilare il feretro per le strade della città. E abbiamo visto durante il percorso tante persone ordinate che applaudivano, perché Roma ha perso una parte della propria anima. Oggi- ha concluso Raggi- siamo tutti qui al Globe, un altro luogo simbolo per Proietti che ora aggiungerà il suo nome insieme a quello di Silvano Toti. Perché è importante che restino ricordi tangibili in città di una grande persona, un grande artista, un grande attore e un grande intellettuale”. Poi Marisa Laurito: “L’altra sera ho guardato ‘Preferisco il paradiso’ e ho capito che non dobbiamo essere tristi perché tu, Gigi, sarai qui da qualche parte con un sorriso sornione a guardarci. Questo lutto è di tutti, non potremo mai consolarci con qualcun altro che potrà assomigliare nemmeno lontanamente a Gigi, che era troppo speciale: energia pura sul palcoscenico, pigrizia brillante a casa, tiratardi a casa con gli amici, mai maschilista, sempre pronto a correre in aiuto. Gigi era il teatro, elegante signorile, appassionato e sincero. Grazie per avermi dato la tua amicizia. Qualcuno ha detto che non si muore mai finché si continua a parlare di te. Quindi tu non morirai mai. Io ti porterò sempre con me”.  Poi è stata la volta del’ex Sindaco di Roma, Veltroni, che proprio con Proietti riuscì a far diventare realtà il Globe Theatre: “Se oggi fosse stato un giorno qualsiasi, lontano dalla lotta che stiamo tutti conducendo contro questo cavaliere bianco, a salutare Gigi qui sarebbe venuta tutta Roma: vigili col fischio, vetturini, pensatori, macellai e musicisti. Proietti era colto, aveva studiato, pensato e scritto ma ha cercato sempre di coniugare la qualità al pubblico. Era un intellettuale popolare, colto e semplice. Magnifica è stata la vita di Luigi Proietti, in arte Gigi- ha aggiunto- e quanto stupore e dolore può creare in milioni di persone l’improvvisa uscita di scena di attore. L’Italia intera, già provata da questo anno, ha pensato che la sua morte fosse davvero troppo. Quando ascoltavi Gigi si aveva la rassicurante sensazione che dietro un’irrefrenabile risata c’era anche qualcos’altro di colto: ti sentivi più intelligente ridendo. Per lui la risata aveva un valore liberatorio e quasi rivoluzionario”. Veltroni poi ha anche ricordato i giorni della nascita del Globe Theatre di Villa Borghese. “Sembrava una follia quando riuscimmo in pochi mesi a realizzare questa struttura- ha detto- invece ora questo è diventato il luogo dell’educazione teatrale per moltissimi ragazzi”.


 


Dopo la cerimonia funebre laica al Globe Theatre, a Roma sono iniziati nella Chiesa degli artisti di piazza del Popolo i funerali di Gigi Proietti, il grande attore romano scomparso il 2 novembre scorso nella Capitale, nel giorno del suo 80esimo compleanno. La messa si è aperta alla presenza di un picchetto dei Carabinieri, che hanno anche portato una corona di fiori nella chiesa, segno della simpatia dell’Arma per il personaggio del maresciallo Rocca, da lui interpretato gli anni scorsi. Molti i cittadini presenti fuori dalla chiesa. Tra i presenti all’interno, oltre al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e al presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, anche altri artisti come Fiorello, Enrico Vanzina e Rodolfo Laganà, che ha detto “muore una parte di Roma”, e poi Enrico Brignano, che invece prima di entrare in chiesa ha detto: “Oggi la città è mesta, ci manca qualcosa. Lui era un segno dei nostri tempi e il segno è di non dimenticare la cultura”. All’arrivo del feretro si sono alzati altri applausi, sia dai presenti in piazza che dalle persone alle finestre.


 

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