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  • martedì 29 aprile 2025

Gallera (Regione Lombardia): “Inversione di tendenza da prossima settimana”

 


In Lombardia “ci aspettiamo entro una settimana di vedere quella dannata curva dei contagi calare o almeno rallentare. Insomma, abbiamo disperato bisogno di un’inversione di tendenza, ma comunque questa battaglia non sarà finita lì. Sarà una maratona”. A sottolinearlo è l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, che in un’intervista al Corriere della Sera chiarisce che al momento è “impossibile” fare previsioni su quanto durerà ancora l’emergenza Coronavirus in Lombardia.


Lombardia che, precisa Gallera, è pronta ad andare avanti da sola: “Io credo molto nella collaborazione tra soggetti istituzionali, però nello spirito di questa terra dico anche che noi andiamo avanti, tutto ciò che possiamo fare da soli lo facciamo”. L’idea resta insomma quella di realizzare un ospedale nei padiglioni della Fiera di Milano anche grazie all’arruolamento dell’ex capo della protezione Civile Guido Bertolaso: “Ha molta esperienza e contatti a livello internazionale, e noi abbiamo l’obiettivo di quell’ospedale da 500 posti negli spazi della Fiera, che potrà diventare una risorsa per l’intero Paese”.


Gallera ha poi evidenziato che non c’è “nessuna polemica” con la protezione civile per il caso delle mascherine “non a norma” arrivate in Lombardia. E ha osservato: “Io ogni giorno incontro i direttori della sanità lombarda e ricevo raffiche di appelli: mancano i presidi sanitari essenziali, il personale che lavora in prima linea contro il virus ha bisogno di proteggersi con camici, guanti, mascherine, e io mi sento dire ‘abbiamo autonomia per un giorno, per due giorni…’. Poi la Protezione civile ce ne manda 250 mila, noi le smistiamo immediatamente agli ospedali e poi, e in diretta durante una riunione mi sento dire ‘ma cosa ci avete mandato?’. Quindi nessuna polemica, ma io devo tutelare i miei medici e i miei infermieri. E allo stesso modo ho reagito quando si è detto che i medici dell’ospedale di Codogno hanno lavorato male. Era mio dovere”.


 


 

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