Decima Malafede, disco verde del Consiglio Regionale al piano d’assetto

“È stato approvato dal Consiglio regionale del Lazio il Piano di assetto della Riserva naturale di Decima Malafede, istituita con la legge regionale nel 1997”. Così Enrica Onorati, Assessore regionale all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali. “Un risultato importantissimo non solo per il sistema delle aree naturali regionali, ma anche per la Capitale e per l’intera regione vista la vastità della riserva e date le sue peculiarità naturalistiche, paesaggistiche e di stretta connessione con le attività agricole” sottolinea. “Quando parliamo di Decima Malafede, raccontiamo la storia di un territorio di elevato interesse naturalistico, paesaggistico, storico-archeologico, tipicamente agricolo-forestale, con tratti naturalistici di pregio, quali la Sughereta, il bosco di cerro, la Macchia di Capocotta e la Macchia Grande di Trigoria. Con l’approvazione definitiva del Piano abbiamo garantito la massima salvaguardia per le aree a maggiore naturalità, valorizzandone le peculiarità, favorendo la relazione e la continuità biologica con i territori limitrofi, privilegiandone – rileva – la fruizione con percorsi ciclo-pedonali, garantendo inoltre una rete di collegamenti tra i diversi servizi presenti nella Riserva e favorendo l’attività agricola, in particolare di tipo tradizionale e a basso impatto ambientale. Grazie al Consiglio regionale per l’approvazione del piano dell’area naturale protetta più estesa all’interno del comune di Roma (circa 6.085 ettari) gestita da RomaNatura”.
M5S: bene ok piano assetto Decima Malafede
“Un risultato che oggi si rivela ancora più prezioso visto che arriva proprio nel giorno in cui i dati nazionali dell’Ispra sul consumo di suolo ci ricordano l’urgenza di agire, a Roma in particolare e nel Lazio in generale, contro la cementificazione e la perdita di biodiversità e di spazi verdi, rispetto ai quali le aree protette, sempre secondo il report nazionale, agiscono come un vero e proprio argine contro il consumo di suolo nelle nostre città, e quindi come baluardo di tutela ambientale, oltre che come presidio di legalità sui nostri territori a vantaggio di tutti i cittadini”. Così i consiglieri regionali M5S del Lazio commentano l’approvazione del Piano d’assetto della Riserva Naturale Decima Malafede di Roma votata oggi in Aula alla Pisana. “Decima Malafede è il quarto piano d’assetto approvato in due anni, dopo quelli del Parco dell’Appia Antica, dell’Insugherata e del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Un risultato mai raggiunto prima d’ora in tutti i 50 anni di vita, compiuti da poco, del Consiglio regionale del Lazio. Credo proprio che in futuro questa legislatura verrà ricordata come la ‘legislatura dei parchi’ e questo mi rende particolarmente orgoglioso”, dichiara Valerio Novelli, presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente”.
“Un risultato non semplice da raggiungere per Decima Malafede perché si partiva da un piano vecchio di 17 anni e bisognava conciliare le esigenze di agricoltori, ambientalisti e di chi vive e lavora nelle zone urbanizzate che insistono sul parco. Stiamo parlando, inoltre, di un parco di 6mila ettari, che si sviluppa sul litorale romano ed arriva fino a Pomezia, quindi un’area importante e strategica per il versante sud della Capitale e per tutta la Regione”. “Come per gli altri parchi è stato svolto un importante lavoro di raccordo fra tutte le anime e le sensibilità politiche, che ha permesso di lavorare sul piano efficacemente ed in un tempo breve. Un contributo importante è stato anche quello dell’Assessore all’Ambiente, Onorati, che in questo caso si è messa a disposizione della Commissione, segno che, quando si lascia lavorare la Commissione e non si creano ostacoli come nel caso del tentativo di cambiare l’iter di approvazione dei piani d’assetto durante il Collegato al Bilancio dell’anno scorso, si ottengono dei risultati importanti di cui tutti possono beneficiare. Andiamo avanti, quindi, per questa strada. E’ quella giusta”.
Patanè (Pd): bene piano assetto Decima Malafede
“Dopo un lungo iter, finalmente oggi in Aula abbiamo approvato il piano di assetto della Riserva di Decima Malafede, l’area naturale protetta più estesa all’interno del comune di Roma, con oltre 6.100 ettari”. Così, in un comunicato Eugenio Patanè, Consigliere regionale dem e componente della Commissione Ambiente e Agricoltura alla Pisana. “È bene specificare che il provvedimento approvato oggi – aggiunge Patanè – è un piano di assetto, non una variante urbanistica, e non possono essere sanate zone che necessitano di specifiche decisioni del Comune. È stata concesso la deroga temporanea al campo rom di Castel Romano fino al 2022 per consentire la sistemazione del campo e per dare possibilità al Comune di Roma di trovare una soluzione per le persone che si trovano lì. Scongiurata la pretesa della destra, assurda e disumana, di non concedere la deroga e di impedire le manutenzioni all’interno del campo”. “Su Decima Malafede siamo impegnati da anni, e abbiamo messo in campo in questa fase una notevole attività emendativa, per valorizzare nella giusta maniera un’area ad elevato interesse naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico, tipicamente agricolo-forestale, con tratti naturalistici rilevanti quali, tra l’altro, la Sughereta, il bosco di Cerro, la Macchia di Capocotta e la Macchia Grande di Trigoria. Grazie alla Giunta e al Consiglio regionale del Lazio – conclude Patanè – oggi possiamo valorizzare le peculiarità della Riserva e favorire l’attività agricola, in particolare quella di tipo tradizionale e a basso impatto ambientale”.
Simeone (FI): ora in aula tutti i Piani Assetto
“E’ inaccettabile che per l’approvazione del piano della riserva naturale di Decima Malafede si debba impiegare 18 anni. Ricordo infatti che il comitato direttivo del Parco approvò il piano di assetto della riserva naturale il 25 novembre 2002. E non si tratta dell’unica fattispecie”. È il commento di Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare. “E’ il caso, per fare un ulteriore esempio, del Piano del Parco dei Monti Aurunci, approvato nel 2002 e che oggi, non vede ancora – sottolinea -la luce. A distanza di tutti questi anni è lecito chiedersi: sono ancora attuali oggi questi piani? Per quale motivo passa tutto questo tempo per la loro approvazione? Perché non abbiamo spiegazioni sui ritardi? Lo scopo del piano di assetto è quello di far decollare i parchi. Solo grazie a questo strumento sarà possibile definire lo sviluppo dell’area, specificare quali siano gli interventi consentiti e quali no, quali siano le zone da destinare a servizi e quali da preservare garantendo una accessibilità e una utilizzazione eco compatibile e sostenibile sotto il profilo ambientale rendendole un motore dello sviluppo economico. Purtroppo dobbiamo scontrarci con i ritardi eccessivi della burocrazia regionale”. “Auspico quindi che l’amministrazione regionale venga incontro alla nostra richiesta, imponendo agli uffici un’accelerazione sulle istruttorie e portando in Consiglio, con un cronoprogramma dettagliato, tutti i piani di assetto dei parchi ancora in stand-by”, conclude.
A.G.
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