• Quotidiano di informazione
  • martedì 29 aprile 2025

Covid-19, più di 18 milioni di casi nel mondo. Ecco lo scenario

 


Più di 18 milioni di persone hanno contratto il coronavirus nel mondo dall’inizio della pandemia, secondo un bilancio fornito dalla Johns Hopkins Universty. In particolare, i casi confermati sono ora 18.017.556.  Il numero di vittime complessive si avvicina a 700mila: i decessi sono infatti 688.351, secondo la stessa fonte.


 


Coronavirus, Usa: 52.810 nuovi casi e 1.388 morti in 24 ore


 


Gli Stati Uniti hanno registrato 52.810 nuovi casi di coronavirus e 1.388 morti nelle ultime 24 ore, secondo l’ultimo bilancio fornito dalla Johns Hopkins University. Il numero totale dei casi confermati nel Paese è ora di 4.823.890. I decessi complessivi ammontano a 158.250.


 


In Spagna 1.772 casi in 24 ore, il picco dalla fine del lockdown


 


La Spagna ha registrato un altro picco giornaliero di contagi da coronavirus, il più alto da quando è stato revocato il lockdown: da ieri sono stati individuati altri 1.772 contagi. Il totale dei contagiati è di 305.767 dall’inizio della pandemia, secondo i dati del ministero della Salute spagnolo.


 


In Germania sono 1045 i nuovi contagi. Prima volta dal 7 maggio che si supera quota mille


 


Le autorità sanitarie tedesche hanno registrato il numero più alto di nuovi contagi degli ultimi tre mesi. Il Robert Koch Institute (Rki) ha riferito che nelle ultime 24 ore sono stati confermati 1.045 nuovi casi. E’ la prima volta, dal 7 maggio, che il numero di nuovi contagi supera i mille. Il numero totale di contagi registrati nel Paese dall’inizio della pandemia è di 213.067 casi, con 9.175 decessi. E’ dalla fine di luglio che in Germania i contagi sono nuovamente in aumento, dopo il picco raggiunto all’inizio di aprile, quando venivano registrati oltre 6mila casi giornalieri. I nuovi casi non sono legati a particolari focolai, ma appaiono diffusi un po’ ovunque sul territorio.


 


Giappone: 1.358 casi e 4 morti in 24 ore


Il Giappone ha annunciato 1.358 nuovi casi di coronavirus e quattro decessi nelle ultime 24 ore, con un numero di contagi in crescita in tutto il Paese. Il bilancio odierno porta il totale delle infezioni a 42.975; le vittime complessive sono invece 1.037.  Dei nuovi casi, 263 sono stati registrati a Tokyo e 196 ad Osaka.  Il primo ministro Shinzo Abe ha dichiarato che non ha in programma di imporre un nuovo stato di emergenza perché “la situazione è molto diversa da quella dei mesi scorsi”.  “Non siamo nella situazione in cui occorre proclamare immediatamente lo stato di emergenza, ma terremo gli occhi aperti e staremo in allerta”, ha commentato Abe durante una conferenza stampa a Hiroshima, in occasione del 75esimo anniversario della strage provocata dallo scoppio della bomba atomica. 


Abe ha anche ricordato che il bilancio mensile delle vittime per il Covid-19 è sceso da 460 a maggio a 37 a luglio, e anche il numero di casi gravi è diminuito in tutto il Paese. Il Giappone ha più di 20.000 posti letto per i pazienti affetti da coronavirus e 2.500 posti letto per i casi più gravi in terapia intensiva; il sistema sanitario al momento non è sotto pressione, ha confermato il premier giapponese.


 


Crescono i casi in Australia, torna il lockdown totale a Melbourne


La seconda città dell’Australia, Melbourne, è al primo giorno di sei settimane di lockdown totale, con negozi e uffici chiusi, per fermare la seconda ondata di infezioni da coronavirus. Lo stato di Victoria, di cui la città con cinque milioni di abitanti è capitale, ha segnalato 471 nuovi casi e otto morti nelle ultime 24 ore. L’intera Australia ha finora avuto circa 20mila casi e 255 vittime, ma la recrudescenza dei contagi in Victoria rischia di peggiorare il bilancio e di estendersi ad altri stati, come il Queensland, dove il virus è scomparso. “Abbiamo abbassato la curva una volta, la abbasseremo ancora” ha detto il ministro della Sanità Greg Hunt. Il premier del Victoria Daniel Andrews ha invitato gli abitanti di Melbourne, che già da settimane sono in confinamento più morbido, a restare calmi e non correre a fare incetta di cibo nei supermercati. “Non c’è alcuna necessità di accumulare scorte di cibo per mesi” ha detto.


S.O.


 

 Commenti

La tua email non verrà pubblicata. Campi richiesti:

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. OK