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  • lunedì 28 aprile 2025

Coronavirus. Il Rapporto settimanale dell’Iss legge in salita l’indice Rt. Tre le Regioni che rappresentano un rischio: Lazio, Liguria e Veneto

 


 


Nel periodo 25 novembre-8 dicembre 2020, l’indice Rt medio è pari allo 0,86, in salita rispetto allo 0,82 del monitoraggio della settimana precedente. Si riscontrano valori di Rt inferiore a 1 in 16 Regioni, mentre in tre Regioni si presenta uno scenario a rischio. Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale prodotta dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute. Rt in controtendenza, rischio alto in tre Regioni - Sulla bozza di legge infatti: "Si osserva per la prima volta un segnale di controtendenza dell’indice Rt della trasmissibilità rispetto alla settimana precedente, con ritorno di tre Regioni a una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2 (Lazio, Liguria e Veneto)". Questo in un contesto europeo caratterizzato da un nuovo aumento nel numero di casi in alcuni Paesi europei, tra cui Gran Bretagna, Olanda e Germania.  Rischio basso solo in cinque Regioni - Nella settimana di monitoraggio, dice ancora la bozza, "si continua a osservare nella maggior parte delle Regioni/Province autonome un rischio moderato o alto con solo cinque Regioni/PA a rischio basso di una epidemia non controllata e non gestibile. Questo andamento richiede rigore nell’adozione e rispetto delle misure evitando un rilassamento nei comportamenti". Tredici le Regioni a rischio moderato, tra cui due (Marche e Provincia autonoma di Trento) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso in cui si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità.  La prudenza resta alta in vista delle festività, su cui sul documento di monitoraggio si legge: "E’ complesso prevedere l’impatto che potrebbe avere il periodo delle feste, tuttavia le aumentate mobilità e l’interazione interpersonale tipica della socialità di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di Sars-Cov2. Nella situazione descritta, questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre in un contesto in cui l’impatto dell’epidemia sugli operatori sanitari, sui servizi e sulla popolazione è ancora molto elevato". 


 

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