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  • lunedì 5 maggio 2025

Corona Virus, il decalogo e la corretta informazione sui minori del Bambin Gesù

 


Il nuovo coronavirus – il SARS-CoV-2 – colpisce anche i bambini. Lo si sapeva dai dati cinesi che vengono ora confermati in Italia. Sono stati ricoverati in ospedale alcuni bambini infettati dal virus.
Per fortuna anche i bambini italiani, come i loro coetanei cinesi, hanno una forma benigna di COVID-19, la malattia causata dall’infezione da SARS-CoV-2. Tant’è vero che alcuni dei bambini risultati positivi al test del Coronavirus, quindi contagiati, sono stati rapidamente dimessi perché in pratica non avevano nessun sintomo.


E’ quanto si legge in una attenta analisi del Bambin Gesù


MA QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA CONTAGIO E MALATTIA
Quando una malattia infettiva comincia a circolare, sono moltissime le persone contagiate, quelle che "prendono il virus". Sono moltissime soprattutto quando il virus è totalmente nuovo, come accade appunto nel caso del SARS-CoV-19. Quando il virus ha già circolato, come succede ogni anno per l’influenza stagionale, il contagio è ridotto e ostacolato dalle molte persone, adulti e bambini, che hanno già incontrato il virus negli anni precedenti o che sono state vaccinate. Queste persone hanno sviluppato una risposta immunitaria difensiva. In altre parole, hanno prodotto anticorpi che permettono loro di riconoscere il virus quando lo incontrano e di bloccarlo. In questo modo, non evitano soltanto di venirE contagiati ma rallentano anche la circolazione del virus funzionando come un vero e proprio ostacolo: arrestano il virus che, per circolare, deve cercare altre strade. E spesso non le trova e si perde.
Ma contagio non significa malattia. Tanto meno malattia grave. In primo luogo, il nostro sistema immunitario, anche se incontra un virus per la prima volta e non è stato vaccinato, ha comunque meccanismi di difesa che prendono il nome di "immunità naturale" o "immunità innata". Nel passato, quando non c’erano ancora né vaccini né medicine realmente efficaci, le terribili epidemie di peste descritte dal Manzoni nei "Promessi sposi" contagiavano un po’ tutti ma la maggior parte della popolazione non prendeva la peste o la superava. Si difendeva con l’"immunità innata". 


PERCHE’ LA QUARANTENA
Certo, una volta contagiati, adulti e bambini possono trasmettere il virus agli altri. Insomma, sono contagiosi: per questo motivo, vengono "messi in quarantena". Nel caso del nuovo Coronavirus vengono isolati per 14 giorni, considerato il tempo massimo per il periodo di incubazione, vale a dire il tempo che intercorre tra l’esposizione al virus - il contagio – e la comparsa dei sintomi della malattia. Si tratta di una misura prudenziale anche perché, nel caso del SARS-CoV-2 si ritiene che la contagiosità sia massima quando la malattia è esplosa e il malato diffonde i virus con gli starnuti e la tosse. Meglio comunque affidarsi al detto: la prudenza non è mai troppa. Ben venga quindi la "quarantena". 


SINTOMI E DIFESE
Naturalmente, sono contagiosi anche i bambini e gli adulti che hanno sintomi molto lievi o che sembrano non aver sintomi. Magari hanno solo malessere, un lieve raffreddore e qualche linea di febbre. Ma possono contagiare gli altri. Quel che può venire dopo, la malattia e la sua gravità, dipendono anche loro dal sistema immunitario. È certamente un sistema immunitario debole a permettere che la malattia si aggravi in alcuni anziani, soprattutto se ulteriormente indeboliti da altre malattie.
Probabilmente la malattia COVID-19 viene combattuta dai bambini con un sistema immunitario particolarmente reattivo e efficace per questo si manifesta con sintomi lievi.


 

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