Conte: “Qui a testa alta”
Il Presidente del Consiglio alla Camera cerca di rilanciare maggioranza ed Esecutivo
"Qui a testa alta", dice il premier oggi in Aula per le comunicazioni sulla crisi di governo. Nel corso del suo intervento Conte ha richiamato la "vocazione europeista" dell’esecutivo e lanciato l’appello ai volenterosi: "Aiutateci, è il momento giusto". Poi l’annuncio: "Non manterrò la delega ai Servizi". "All’inizio di questa esperienza di governo ero consapevole che un esecutivo formato da esperienze diverse poteva nascere solo con una solida vocazione europeista, e mi sono adoperato per la prospettiva di un disegno riformatore. A riguardare i 29 punti programmatici, ravviso che c’era una visione e una forte spinta ideale, un chiaro investimento di fiducia", ha detto il premier. La maggioranza, ha spiegato il presidente del Consiglio "è stata solida anche in passaggi critici", e ora, nel futuro "abbiamo davanti una sfida epocale" perché "la pandemia ha sconvolto la società". Per il premier il dialogo è quindi "presupposto per compiere scelte più giuste", mentre rivendica sul suo operato - con "nessuna arroganza" - di poter "parlare a testa alta" in Aula e di non aver mai "rinunciato a porre le basi per il rilancio del Paese". "Abbiamo operato sempre scelte migliori? Ciascuno esprimerà le proprie valutazioni. Per parte mia posso dire che il governo ha operato con massimo scrupolo e attenzione per i delicati bilanciamenti anche costituzionali. Se io oggi posso parlare a voi che siete in quest’Aula e ai cittadini che ci seguono da casa a testa alta non è per l’arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori, ma per la consapevolezza di chi ha operato con tutte le energie fisiche e intellettivi per poter offrire la migliore protezione possibile alla comunità internazionale", ha spiegato Conte. E ancora: "Abbiamo seguito il principio di leale collaborazione con cui sarebbe stato possibile attuare strategie di intervento efficace”.
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