Conte, primo scoglio saltato. La Camera dice sì alla fiducia. Maggioranza assoluta con 321 voti, ma domani al Senato sarà un’altra storia

Il Governo Conte bis supera il primo scoglio, quello più basso in altezza della Camera dei Deputati, ed ottiene la fiducia con la maggioranza assoluta di 321 sì alla mozione a suo favore. Defezioni nel centrodestra e tra questi quello significativo di Renata Polverini (Forza Italia) che ha votato a favore della tenuta dell’Esecutivo. Era un passaggio parlamentare scontato, visto che il Premier poteva contare su una importante maggioranza. Surriscaldato il clima, con interventi spigolosi da parte di tutti i Capigruppo dei Gruppi parlamentari. Prima del voto e prima ancora delle dichiarazioni dei Gruppi, Conte aveva rivolto un appello al parlamento: "Il mio è un appello molto chiaro e nitido. C’è un progetto politico ben preciso che mira a rendere il Paese più moderno e a completare tante riforme" e "dalle scelte in questa ora grave dipende il futuro del Paese". Quello lanciato, ha proseguito, è un appello alle "energie migliori", "un appello a tutte le forze, ma pure a singoli parlamentari" favorevoli all’Europa. "I fatti di Washington dimostrano che la democrazia va difesa", ha detto ancora Conte, ed "è forte la vocazione europeista" dell’Italia. Domani la parola passa al Senato, dove però, probabilmente, non ci sarà maggioranza assoluta ma solo semplice, a meno di clamorose sorprese. A Palazzo Madama, comunque, sarà tutta un’altra storia.
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