C’è l’accordo tra Siria e curdi dopo la mediazione russa. Truppe di Damasco verso il nord del Paese

Truppe del governo siriano, dopo la mediazione russa con i curdi, stanno muovendo verso il nord del Paese nell’ambito dell’accordo tra i curdi e Damasco per respingere l’offensiva della Turchia. Lo riferisce la tv di stato siriano senza fornire ulteriori dettagli. Le truppe di Assad, secondo l’accordo, confermato dai curdi, si stanno muovendo "a protezione" di due città chiave a ovest e a est dell’Eufrate: rispettivamente Manbij e Ayn Arab/Kobane. Questo, spiegano le autorità citate da media siriani, per evitare che le forze turche e le milizie arabe alleate di Ankara possano conquistare le località strategiche.
Gli Stati Uniti intanto hanno lasciato la base vicino alla cittadina di Ayn Arab/Kobane, lungo la frontiera turco-siriana, a seguito di intensi bombardamenti di artiglieria turchi. Il presidente Usa Donald Trump ha ordinato in tempi rapidi il ritiro di mille soldati da tutto il nord della Siria nei tempi più rapidi possibile. I mille soldati americani evacuati dal nordest della Siria per non rimanere intrappolati tra forze turche e curde dovrebbero per il momento essere trasferiti più a sud in altre basi Usa nel Paese. Lo riportano alcuni media americani citando fonti del Pentagono.
In giornata la cancelliera tedesca Angela Merkel, in una telefonata avuta oggi con il leader turco, ha chiesto al presidente Recep Tayyip Erdogan di fermare l’offensiva nel nord-est della Siria. Lo riferisce l’agenzia Dpa citando una portavoce governativa. La cancelliera si è pronunciata per "un’immediata fine dell’operazione militare", ha detto la portavoce. L’agenzia aggiunge che a prescindere dai giustificati interessi della Turchia, l’azione rischia di destabilizzare la regione e rafforzare l’Isis.
Commenti