Caso Siri, Bongiorno (Lega): "Non ci può essere automatismo tra apertura delle indagini e dimissioni"

"Ieri in Consiglio dei ministri non c’era la possibilità di arrivare a esiti diversi che non fossero la revoca di Siri. Ieri la Lega ha difeso un principio e non un uomo, le cose che ho detto a nome della Lega le avrei dette anche se nella situazione si fosse trovato un uomo dei 5 Stelle: non ci può essere automatismo tra la semplice apertura delle indagini e le dimissioni", lo ha detto Giulia Bongiorno, ministro della Pubblica amministrazione, ospite a 24Mattino di Maria Latella e Oscar Giannino su Radio 24. "L’apertura delle indagini è l’inizio di un accertamento - ha continuato Bongiorno - ho voluto precisare che per la Lega la corruzione va combattuta e che un uomo delle istituzioni non solo deve rispondere, ma deve rispondere il doppio rispetto a uno normale. Sempre che abbia commesso il fatto". Sulle elezioni europee: “Abbiamo un impegno con i Cinque stelle ma le cose si devono fare. Siamo convinti che le elezioni potranno essere un momento di riconoscimento importante del progetto del nuova Lega di Savini”, ha spiegato Bongiorno che ha aggiunto: “Questo non cambierà di una virgola i nostri impegni, però le cose si devono fare.” In conclusione sulla riforma della Giustizia: “La prescrizione è uno di quei punti su cui con i nostri alleati 5 Stelle non faremo retromarcia. La norma – spiega Bongiorno - non potrà entrare in vigore se prima non entra in vigore la norma accelera i processi”.
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