Caso Autostrade. Barriere fonoassorbenti o non cambiate o incollate con il Vinavil

Le barriere fonoassorbenti non furono cambiate dai vertici di Autostrade "per evitare le ingenti spese che avrebbe comportato". E’ quanto si legge nell’ordinanza del gip che ha disposto gli arresti domiciliari per Castellucci e altri due manager, oltre alle tre interdizioni di attuali dirigenti della società.
Dirigente intercettato: "Barriere incollate col Vinavil”. La resina usata per le barriere fonoassorbenti non aveva il marchio CE ma, come ammette un indagato nelle intercettazioni, "sono incollate con il Vinavil" mentre altre si sono "sbragate". E’ quanto emerge dall’ordinanza. E’ in particolare Donferri ad impostarte la strategia per mettere una pezza alla errata progettazione delle strutture garantendo il massimo risparmio all’azienda che altrimenti avrebbe dovuto spendere 140 milioni di euro. "Quante sono le ribaltine scese - chiede Donferri - e quanti i Comuni che hanno rotto il c...? Solo Rapallo ha rotto il c...". E poi, ridendo: "Gliele abbiamo ritirate su e ci siamo inventati il criterio della manutenzione..."
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