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  • domenica 4 maggio 2025

Cara di Mineo, la protesta degli ex lavoratori a Catania

Era il più grande Centro di accoglienza per richiedenti asilo: aperto il 18 marzo 2011 dall’ex governo Berlusconi all’interno del Residence degli aranci (un comprensorio di 400 villette originariamente destinate ai marines della vicina base militare americana di Sigonella), è arrivato a ospitare fino a 4 mila migranti. Poi il progressivo svuotamento, a partire dal settembre 2018, con un’accelerazione imposta dall’ex ministro dell’Interno Salvini. E con la drammatica conseguenza dell’emorragia di posti di lavoro. Al Cara di Mineo (Catania), infatti, lavoravano circa 350 addetti a tempo indeterminato e una settantina a tempo determinato, cui vanno aggiunti i tanti che erano impiegati nell’indotto e negli appalti.


Cuochi, insegnanti, addetti alle pulizie, assistenti sociali, mediatori culturali: tutti lavoratori abbandonati dalle istituzioni, spiega la Filcams Cgil del Calatino, che ha organizzato una manifestazione a Catania, con appuntamento alle ore 9.30 davanti alla Prefettura (con contestuale richiesta di audizione al prefetto). Da tempo il sindacato chiede maggiore attenzione per questi operatori, ma finora tutte le misure “risarcitorie” promesse sono rimaste lettera morta.


 

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