’Camici della Lombardia’, parla Fontana: "Non posso tollerare che si dubiti sulla mia integrità"

“Non posso tollerare che si dubiti dell’integrità mia e dei miei famigliari”. Lo ha sottolineato il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, durante il suo intervento al Pirellone per chiarire sul caso dei camici forniti alla Regione dalla Dama, azienda controllata dal cognato del governatore. “Regione Lombardia – ha ribadito Fontana parlando in Consiglio – non ha speso un euro per quei 50mila camici”.
Fontana ha definito “la vicenda semplice e banale: sapevo che Dama si era dichiarata disponibile a offrire un contributo per l’emergenza Covid. La fornitura dei camici rientrava in questa disponibilità”, ha detto. Per la realizzazione dei camici, ha raccontato, “sono state coinvolte 5 aziende lombarde che hanno convertito la loro produzione”, dalle quali la Regione ha acquistato i dispositivi “con quantità e costi differenti”.
Il governatore ha sottolineato che la Regione aveva ottenuto l’ok dall’esecutivo per procedere con una “procedura semplificata” in via dell’emergenza e “per tutte queste aziende è valsa la medesima procedura: attuata per tutti gli acquisti fatti dopo l’ok del governo a rapporti”.
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