Boom di risparmi degli italiani

Complice lo stress e le paure da Covid, l’Ufficio Studi di Confcommercio ha calcolato il 80 miliardi i denari messi al sicuro nel 2020
E’ boom per il risparmio degli italiani. Nei primi sei mesi del 2020, i risparmi detenuti in forma liquida sono cresciuti di 80 miliardi di euro rispetto alla prima parte del 2019. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulle spese di dicembre e del Natale. A far volare i risparmi degli italiani non è solo la paura del futuro legata, ma è soprattutto l’impossibilità a spendere legata alle restrizioni imposte dalla pandemia. Il 67% delle famiglie ha, infatti, risparmiato per l’impossibilità a fare acquisti, mentre per il 41,3% ha pesato l’incertezza economica. “Qualora le famiglie dovessero avere l’opportunità di spendere in un contesto di minori vincoli oggettivi e maggiore fiducia potremmo avere delle sorprese positive”, ha spiegato il responsabile del Centro Studi di Confcommercio. Dal 2019, a fronte del crollo del Pil e dei consumi, si osserva una tenuta del reddito (sostenuto prendendo risorse dal futuro) e una crescita del risparmio precauzionale e forzoso, soprattutto negli ultimi 6 mesi. Cosa che rappresenterebbe un buon presupposto “teorico” per incrementi di spesa a dicembre. Ma a condizione che migliori la fiducia e si trovino opportunità oggettive di spesa. Da parte delle famiglie c’è, insomma, “voglia di reagire, nonostante lo scenario attuale si configuri come quello con la più grave crisi dal dopoguerra ad oggi”, ha spiegato l’Ufficio Studi.
E’ boom per il risparmio degli italiani. Nei primi sei mesi del 2020, i risparmi detenuti in forma liquida sono cresciuti di 80 miliardi di euro rispetto alla prima parte del 2019. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulle spese di dicembre e del Natale. A far volare i risparmi degli italiani non è solo la paura del futuro legata, ma è soprattutto l’impossibilità a spendere legata alle restrizioni imposte dalla pandemia. Il 67% delle famiglie ha, infatti, risparmiato per l’impossibilità a fare acquisti, mentre per il 41,3% ha pesato l’incertezza economica. “Qualora le famiglie dovessero avere l’opportunità di spendere in un contesto di minori vincoli oggettivi e maggiore fiducia potremmo avere delle sorprese positive”, ha spiegato il responsabile del Centro Studi di Confcommercio. Dal 2019, a fronte del crollo del Pil e dei consumi, si osserva una tenuta del reddito (sostenuto prendendo risorse dal futuro) e una crescita del risparmio precauzionale e forzoso, soprattutto negli ultimi 6 mesi. Cosa che rappresenterebbe un buon presupposto “teorico” per incrementi di spesa a dicembre. Ma a condizione che migliori la fiducia e si trovino opportunità oggettive di spesa. Da parte delle famiglie c’è, insomma, “voglia di reagire, nonostante lo scenario attuale si configuri come quello con la più grave crisi dal dopoguerra ad oggi”, ha spiegato l’Ufficio Studi.
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