Bentornati in Italia

E’ atterrato, come da programma, all’aeroporto militare di Pratica di Mare, il volo predisposto per riportare in patria i 56 italiani provenienti da Wuhan, in Cina, epicentro dell’epidemia di infezioni da nuovo coronavirus. Il Boeing KC 767 dell’Aeronautica militare è già equipaggiato a bordo con una struttura sanitaria in grado di gestire la situazione delle persone provenienti dalla città cinese.
Come previsto dal protocollo predisposto dalle nostre autorità, i 56 connazionali riceveranno subito un ulteriore screening nella base militare e poi verranno trasferiti in un’altra struttura militare, quella della Cecchignola, alla periferia della capitale dove trascorreranno un periodo di quattordici giorni di isolamento. "Per il momento stanno tutti bene - ha detto il capo dell’Unità di crisi della Farnesina Stefano Verrecchia - devono ancora terminare i controlli sanitari e avranno tutta l’assistenza necessaria ma per il momento non ci sono problemi. In queste settimane in Cina, gli italiani hanno avuto molta pressione - ha aggiunto Verrecchia - ma mi pare che non siano provati. C’è solo la stanchezza del viaggio". A bordo dell’aereo c’erano anche sei bambini , mentre la persona rimasta in Cina perchè ha accusato febbre " si trova in ospedale- ha detto Verrecchia- con l’assistenza del personale dell’ambasciata italiana. ". Il capo dell’Unità di crisi della Farnesina ha poi ribadito che tra gli italiani che erano a Wuhan una ventina hanno scelto di rimanere in città. " Organizzare il rientro è stato un lavoro molto complesso - ha concluso Verrecchia- ma tutto è andato come da programma". Dopo l’arrivo e le prime visite mediche, i passeggeri hanno lasciato l’aeroporto di Pratica di Mare in direzione della città militare della Cecchignola a bordo di due pullman militari dove trascorreranno i 14 giorni di quarantena. Sia il personale sanitario, sia i soldati a bordo, sia i passeggeri indossavano mascherine e occhiali protettivi.
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