Arrestato l’ex consigliere della Lega per le questioni ambientali ed energetiche, Paolo Arata

Sono stati arrestati Paolo Arata, ex consulente della Lega per l’energia ed ex deputato di Fi, e il figlio Francesco. Sarebbero soci occulti dell’imprenditore trapanese dell’eolico Vito Nicastri, ritenuto dai magistrati tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro. L’ex consulente è stato arrestato dalla Dia di Trapani con l’accusa di corruzione, intestazione fittizia e autoriciclaggio.
Il blitz è scaturito nell’ambito delle indagini sull’imprenditore trapanese dell’eolico Vito Nicastri, arrestato anche lui con il figlio, ritenuto dai magistrati vicino al numero uno di Cosa nostra Matteo Messina Denaro.
Insieme a quello del professor Paolo Arata, ex deputato di Forza Italia e consulente della Lega per l’energia, nell’inchiesta della Dia di Trapani e coordinata dall’aggiunto Paolo Guido e dal sostituto Gianluca De Leo della Procura di Palermo guidata da Francesco Lo Voi, sono coinvolti suo figlio Francesco, l’imprenditore dell’eolico Vito Nicastri, già agli arresti, e il figlio Manlio Nicastri. L’inchiesta, scattata circa un anno e mezzo fa, aveva portato lo scorso 18 aprile a una perquisizione che aveva iniziato a svelare un vasto giro di corruzione nell’ambito dei progetti relativi alle energie alternative.
A far partire le indagini era stato un piccolo imprenditore di Calatafimi, indagato per associazione mafiosa,e si è avvalsa anche delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
Nome di assoluto rilievo nel campo della produzione di energie rinnovabili, Vito Nicastri è considerato il “re dell’eolico”, e nei suoi confronti l’autorità giudiziaria ha già sequestrato un patrimonio di circa 1 miliardo di euro.
Nonostante fosse ai domiciliari, Nicastri avrebbe continuato a gestir i suoi affari anche comunicando dal balcone. Per tali motivi era stato trasferito in carcere dove gli è stato notificato il provvedimento.
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