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  • domenica 4 maggio 2025

Arata, nuove intercettazioni: “I politici? Quando li usi li paghi”

"Un po’ i politici li conosciamo ma sono come le banche, li devi usare! E ogni volta che li usi, paghi, basta! Non c’è l’amico politico, non c’è l’amicizia in politica". E’ quanto afferma Paolo Arata, indagato per corruzione, in un’intercettazione, parlando con un imprenditore. Gli inquirenti scrivono negli atti che Arata "pur non facendo esplicito riferimento alla tangente ma recando riferimento a Siri, esternava l’eloquente considerazione". Paolo e Federico Arata tentarono di avvicinare, senza riuscirci, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tramite l’ambasciatore americano, al fine di fare ottenere ad Armando Siri un incarico governativo. E’ quanto emerge dall’informativa della Dia. "Nella serata del 17 maggio 2018, Federico Arata chiama il padre Paolo dicendogli senza mezzi termini - si legge nell’informativa - che Armando Siri lo aveva chiamato poco prima chiedendogli di contattare l’ambasciatore americano in Italia (verosimilmente Lewis Michael Eisenberg) affinché costui intervenisse sul presidente Mattarella per ’sponsorizzarlo’ per un incarico governativo, poi aggiungeva che aveva provato a chiedere a cardinale Raymond Leo Burke di avvicinare il suddetto ambasciatore, senza ottenere l’effetto sperato, atteso che il cardinale gli aveva riferito di non avere rapporti con quel diplomatico". Poi sul punto parla anche il Vicepremier Di Maio: “Ho sentito tramite alcune notizie di stampa che c’è stato un momento, mentre si stava formando il governo, in cui qualcuno come Arata ha dichiarato telefonicamente di volermi controllare nominando un sottosegretario o uno nel mio gabinetto al ministero degli esteri perché si diceva che Di Maio dovesse andare al ministero degli Esteri. Hanno provato a pilotare la mia nomina da ministro: è un fatto gravissimo. Se qualcuno esterno al governo – ha proseguito – ha provato in qualche modo a orientare le scelte del governo e a manipolarle su questo si deve fare la massima chiarezza. Chiederò alla magistratura la massima chiarezza, anche se ci sono stati altri tentativi di intervento nei nostri riguardi”. “Noi siamo molto tranquilli, io sono tranquillo perché M5s ha bloccato gli emendamenti sull’eolico che voleva quel signore, Arata, forse per conto di Nicastri ma se qualcuno ha provato a controllare e sabotare l’azione di M5s al governo vogliamo massima chiarezza”, ha concluso.


 


 


 

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