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  • mercoledì 30 aprile 2025

Addio al Pin, l’Inps verso lo Spid

“Consentiremo alla P.A. di avere 27 milioni di utenti che passano ad un’identità digitale unica”. Lo ha detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in occasione del convegno “Il Welfare con una nuova identità unica e digitale”. Dal primo ottobre l’Inps, infatti, non rilascerà più il Pin per accedere al proprio portale. Il vecchio Pin sarà sostituito dallo Spid. Si tratta, secondo Tridico, di “un passaggio epocale”. Comunque l’Istituto “non intende lasciare indietro nessuno” e per questo “ci sarà un periodo di transizione – ha spiegato Tridico – che durerà un anno e che partirà il primo ottobre”.


“C’è una fetta della popolazione che non è avvezza a questi servizi telematici” e questo “l’Istituto non lo può dimenticare”, ha osservato Tridico citando pensionati e disoccupati. Per questo “ci sarà una campagna d’informazione” ad hoc per aiutare il passaggio allo Spid. Per alcune categorie, come gli under 18, le persone che non hanno documenti d’identità italiana o le persone soggette a tutela, curatela o amministrazione di sostegno, il Pin verrà mantenuto.


Tridico ha poi assicurato che con il passaggio allo Spid “si passerà ad un’altra modalità più sicura” e che “darà un grande contributo alla digitalizzazione del Paese”. Secondo Tridico con il passaggio allo Spid per accedere alle prestazioni dell’Inps l’erogazione della Cig potrebbe essere più veloce: “Sì, ci sarà un impatto” sui tempi dell’erogazione della Cig. “Con un’identità unica e con un Iban che non dovrà essere di volta in volta sempre verificato” ci saranno meno errori e quindi si velocizzeranno i tempi. “Ricordo che negli ultimi cinque mesi abbiamo pagato oltre 11 milioni di prestazioni, 30mila sono ancora in attesa di essere pagati ma è un flusso continuo. Negli ultimi cinque mesi abbiamo pagato oltre 11 milioni di prestazioni, 30mila sono ancora in attesa di essere pagati ma è un flusso continuo”.


Positivo il commento della ministra per l’Innovazione, Paola Pisano espresso a margine del convegno: “Lo sviluppo e la diffusione dell’identità digitale Spid è parte di un progetto ampio di digitalizzazione del Paese che coinvolge Pubblica amministrazione, cittadini e imprese”. Secondo Pisano la pandemia da Covid 19 “ha evidenziato l’urgenza di fornire a tutti i cittadini e le imprese europee un’identità digitale affidabile e universalmente riconosciuta e servizi fiduciari con le firme elettroniche”, ha aggiunto.


Con l’identità digitale nei servizi pubblici “i cittadini non devono più portare pezzi di carta da un ufficio all’altro, ma oggi possono dimostrare da remoto chi sono e per questo motivo Spid è importante: fornisce credenziali uniche, identifica in modo certo, univoco, ognuno di noi nel mondo digitale e semplifica anche il lavoro alla P.A. aumentando il grado di sicurezza e diminuendo i costi. Oggi – ha concluso – abbiamo 10 milioni e 700mila cittadini con Spid”.


 


 

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