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  • sabato 3 maggio 2025

Accoltellato in carcere l’assassino di Robert Kennedy

 


Sirhan Sirhan, ormai in carcere da 50 anni con l’accusa di aver assassinato Robert Kennedy, è stato accoltellato da un detenuto nella prigione californiana dove sconta la condanna. Trasportato in ospedale, si trova "in condizioni stabili", hanno fatto sapere funzionari dell’istituto penitenziario, che non hanno rivelato la sua identità, riferita da alcuni media americani. Secondo quanto reso noto in un comunicato dal dipartimento penitenziario californiano, un detenuto dell’R.F. Donovan Correctional Facility di Otay Mesa, nell’area di San Diego, è stato aggredito alle 2.21 ora locale. "Gli agenti hanno risposto rapidamente e hanno trovato un detenuto ferito a coltellate. Trasportato in un ospedale esterno" alla prigione "per cure mediche, si trova attualmente in condizioni stabili". Nella stessa nota si riferisce che "il sospetto per l’attacco è stato identificato ed è stato messo in isolamento mentre sono state avviate le indagini".  Il 5 giugno del 1968, durante un evento all’Ambassador Hotel di Los Angeles, Sirhan Sirhan, 75 anni, cittadino giordano di origine palestinese, sparò a Bob Kennedy, candidato alle primarie democratiche per la Casa Bianca. Ferito gravemente, l’ex ministro della Giustizia e fratello del presidente assassinato a Dallas morì 26 ore dopo. Subito arrestato, Sirhan dichiarò di aver agito per il sostegno di Bob Kennedy a Israele. Venne condannato a morte, ma nel 1972, dopo l’abolizione della pena capitale in California, la condanna venne commutata in ergastolo.


 

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