Abi scrive ai sindacati: "Massimo sforzo per i lavoratori"

L’Abi “continua a compiere il massimo sforzo per prevenire, contrastare e contenere la diffusione del coronavirus, con priorità per la sicurezza di lavoratori e clienti”. Lo afferma l’associazione bancaria in una lettera del presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro Salvatore Poloni e del direttore generale Giovanni Sabatini, in risposta alla missiva inviata dai sindacati che minacciano lo sciopero per la necessità di garantire misure di sicurezza adeguate per i lavoratori del settore.
Palazzo Altieri, spiegano Poloni e Sabatini, sta agendo “in conformità con le diposizioni di legge e degli altri atti normativi e dando, inoltre, piena attuazione al protocollo ‘Misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario’, condiviso il 16 marzo con Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin”.
Le banche, “nelle loro responsabilità, hanno posto in essere molteplici iniziative in tal senso: hanno ridotto drasticamente la presenza dei lavoratori sui luoghi di lavoro anche attraverso il massimo ricorso al lavoro agile e la riduzione dell’operatività nelle filiali; hanno ridotto l’esigenza della clientela di recarsi in filiale privilegiando e potenziando l’utilizzo dei canali ‘a distanza’ (attraverso internet e telefono) e l’utilizzo degli sportelli automatici esterni alle filiali”.
Per evitare assembramenti “le banche gestiscono gli accessi nelle filiali anche solo su appuntamento e nei casi inderogabili che richiedano la presenza fisica, adottando le soluzioni organizzative idonee a prevenire il rischio del contagio in applicazione delle normative”.
L’Abi “conferma il proprio impegno alla puntuale e più efficace attuazione delle norme di legge e del protocollo del 16 marzo e in relazione a ciò è pronta a ricevere eventuali segnalazioni di criticità da parte delle organizzazioni sindacali e a farsi parte attiva nel sensibilizzare in proposito le banche oggetto di eventuale segnalazione per un rigoroso e puntuale rispetto del protocollo”.
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