Terrorismo in Francia, arrestato un terzo uomo per la strage di Notre Dame de Nizza

Un terzo uomo è stato fermato nell’inchiesta dell’antiterrorismo francese sull’attentato alla basilica Notre-Dame del’Assomption di Nizza: è quanto riferiscono fonti giudiziarie. Altri due individui sospettati di aver avuto contatti con il terrorista sono stati fermati negli ultimi giorni.
Intanto all’indomani della strage nella Basilica Notre-Dame de l’Assomption di Nizza, un misterioso gruppo tunisino ha rivendicato l’attacco mentre in Francia è stato fermato un possibile fiancheggiatore e il presidente Emmanuel Macron ha schierato 7.000 agenti in strada per rafforzare il dispositivo anti-attentati, in particolare davanti a scuole e luoghi di culto cristiani alla vigilia delle Feste di Ognissanti. Dall’inchiesta affidata all’antiterrorismo assume intanto contorni più precisi il profilo del killer, Brahim Issaoui, tunisino di 21 anni passato dall’Italia prima di raggiungere la Francia non prima del 25 ottobre. Il ragazzo, ha raccontato la madre dalla loro casa in un quartiere popolare di Sfax, ha avuto un’adolescenza turbolenta tra droga e alcol ma da due anni era cambiato: aveva cominciato a recitare le preghiere islamiche e si era chiuso in sé stesso. "Andava da casa al lavoro, non usciva e non si mischiava più con gli altri", ha detto la donna. Il killer ha telefonato al fratello Yassine. "Ha detto che andava in Francia perché era meglio per il lavoro", ha raccontato il fratello all’agenzia France Presse. Anche lui ha riferito che Brahim iniziò a dedicarsi alla religione circa due anni fa, ma non capisce il processo che possa averlo condotto a una tale radicalizzazione. Secondo Al Arabiya, il giorno prima dell’agguato inviò una foto della Basilica di Nizza proprio al fratello, scrivendo di voler passare la notte lì davanti. Da fonti vicine all’inchiesta trapela che era giunto in città "24-48 ore prima dell’attacco".
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