Promessa di vendetta dall’Iran. Gli Usa alzano gli scudi

La guida suprema iraniana Alì Khamenei ha annunciato una terribile “vendetta” contro gli Stati Uniti per la morte del potente generale Qassem Soleimani, ucciso in un raid all’aeroporto di Baghdad.
L’ayatollah Khamenei ha decretato tre giorni di lutto nazionale. “Il martirio è la ricompensa per il suo instancabile lavoro di tutti questi anni…A Dio piacendo, la sua opera e il suo cammino non si fermeranno qui e una vendetta implacabile attende i criminali che si sono sporcati le mani con il suo sangue e con quello degli altri martiri”, ha dichiarato su Twitter in farsi Khamenei.
Il Pentagono ha confermato che l’ordine di uccidere è arrivato “direttamente dal presidente” Donald Trump che ha postato poco dopo la notizia del raid una bandiera americana sul suo account Twitter.
Soleimani, capo delle forze d’elite delle Guardie della Rivoluzione, si trovava in auto all’aeroporto di Baghdad quando è stato colpito e ucciso. Secondo gli Stati Uniti Soleimani stava organizzando nuovi attacchi contro Washington.
E’ evidente che di fronte alla reazione iraniana, gli Usa abbiano alzato gli scudi della difesa in tutti i loro obiettivi sensibili.
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