Ocean Viking, sbarcati a Messina i 213 migranti

Sono sbarcate a Messina le 213 persone salvate dalla Ocean Viking, la nave gestita dalle ong Medici Senza Frontiere (Msf) e Sos Mediterranee. A darne notizia le stesse ong in un comunicato, in cui hanno rinnovato “l’appello ai governi europei di porre fine a un sistema che ostacola le operazioni di ricerca e soccorso salvavita e di garantire una risposta continuativa e coordinata al disastro umanitario in corso nel Mediterraneo Centrale”.
Solo questa settimana, si ricorda nella nota, più di 700 persone avrebbero tentato di fuggire dalla Libia su fragili imbarcazioni, mentre nuove violenze hanno provocato vittime civili nei dintorni di Tripoli.
Quasi un terzo delle 215 persone soccorse dalla Ocean Viking, in tre operazioni di salvataggio, sono minori con meno di 18 anni, e la maggior parte di loro viaggia da solo. “Siamo sollevati che i naufraghi a bordo della Ocean Viking possano sbarcare in un porto sicuro oggi. Senza un sistema di ricerca e soccorso coordinato e dedicato, e in condizioni meteo altamente instabili, le vite delle persone continuano ad essere messe a rischio – ha detto Nicholas Romaniuk, coordinatore delle attività di ricerca e soccorso di Sos Mediterranee a bordo della Ocean Viking – gli ultimi giorni sono stati particolarmente mortali nel Mediterraneo Centrale. C’è bisogno urgente di un intervento coordinato per prevenire ulteriori perdite di vite nelle prossime settimane, la situazione è molto critica”.
Intanto proseguono le ricerche dei dispersi in mare a seguito del naufragio avvenuto nella giornata di sabato a circa un miglio dalla spiaggia dell’Isola dei Conigli (Lampedusa). Allo stato attuale sono 3 i corpi privi di vita (3 donne) recuperati in mare dalla motovedetta della Guardia Costiera CP 324. Due ulteriori corpi privi di vita – due donne – sono stati ritrovati a terra da personale della Guardia di Finanza.
Attualmente le condizioni meteo-marine permangono avverse e nelle ricerche resta impegnato un elicottero ed una motovedetta della Guardia Costiera. Le operazioni di soccorso condotte nel tardo pomeriggio di ieri dalle motovedette della Guardia Costiera sono state particolarmente difficoltose – si spiega – non solo a causa delle proibitive condizioni del mare, con onde alte fino a 2 metri, ma anche a seguito dell’elevato numero di persone cadute in mare contemporaneamente.
Le motovedette accorse sul punto si sono adoperate con ogni mezzo per poter trarre in salvo quante più persone possibili. Oltre a due soccorritori marittimi “Rescue Swimmer” – personale altamente specializzato – nell’intento di salvare i naufraghi si lanciava in mare anche il direttore di macchina della motovedetta CP 305 della Guardia Costiera. Nel frattempo gli equipaggi della Guardia Costiera rimasti a bordo, si prodigavano con ogni mezzo disponibile lanciando in mare salvagenti anulari, cime galleggianti, parabordi e qualsiasi altra cosa potesse permettere ai naufraghi di aggrapparsi e salvarsi dall’annegamento certo.
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