Contagiato nell’hinterland romano un nucleo familiare di quattro persone. Chiuso ristorante al Casilino

Nuovi casi di coronavirus alle porte di Roma. Risiede infatti nella frazione di Valle Martella nel comune di Zagarolo, una famiglia di quattro persone di origine romena risultata positiva al Coronavirus e legata al cluster del Casilino dove un bambino di 5 anni ha varcato l’ingresso di una struttura ricreativa estiva aperta da privati risultando positivo al Coronavirus. “Si tratta – come riporta ilmessaggero.it – di padre, madre, una figlia di 16 anni che sono risultati positivi sebbene asintomatici. Se non si fossero sottoposti ai tamponi non avrebbero mai scoperto di avere il Covid-19. Al momento l’unica certezza è che hanno avuto contatti diretti con i due fratelli residenti in zona Casilina e per questo motivo sono stati sottoposti ai tamponi”. Sembrerebbe – si legge ancora – che “tutto sia partito da Zagarolo perché i due romani sono stati a contatto per un intero giorno con la famiglia che risiede in provincia da qualche mese e che prima viveva nella Capitale. Dalla mattina alla sera insieme, condividendo spazi e pranzo. E proprio i bambini più che gli adulti non hanno risparmiato i contatti ravvicinati che come si può immaginare prevedono anche baci e abbracci”. A confermare la possibile origine del focolaio è la stessa unità di crisi della Regione Lazio che ha informato che i tamponi della cena scolastica a cui ha partecipato la sorella maggiore del Casilino, sono tutti negativi: “Tutti i ragazzi – si legge nella nota – i genitori e i dipendenti del ristorante Le Palme sulla Casilina sono risultati negativi. Il possibile caso indice da cui si sono infettati i due fratelli è una famiglia residente a Zagarolo di cui erano stati ospiti. La famiglia è risultata positiva e sono stati posti in isolamento domiciliare”. In queste ore la direzione Asl Rm5 sta effettuando i tamponi a tutti coloro che sono venuti a contatto la famiglia di Valle Martella e con altre due persone di Zagarolo centro risultate positive al Covid -19 ma non legate ai quattro contagiati.
“Registriamo un dato di 31 casi positivi e un decesso. A Roma città si registrano 14 nuovi casi. L’aumento dei casi deriva principalmente dai casi di importazione e da un abbassamento del livello di attenzione. Sono 10 i casi relativi ad attività di screening pre-ricovero ospedaliero. Lo dico da giorni vi è un calo di tensione e questo produce inevitabilmente un aumento dei casi e registriamo un abbassamento anche dell’età dei contagi. C’è bisogno per chi arriva da zone ad alta incidenza di circolazione del virus che sia posto in isolamento per evitare che le regole extra Schengen vengano aggirate con gli scali intermedi. Nella Asl Roma 1 dei due casi odierni uno si registra in fase di pre-ospedalizzazione al San Camillo e uno al COVID Hospital Columbus. Nella Asl Roma 2 si registrano 6 casi e di questi cinque sono riferiti ad un unico link familiare già noto e posto in isolamento domiciliare, un ulteriore caso riguarda un bambino di un paziente deceduto dell’IRCCS San Raffale Pisana. Nella Asl Roma 3 sono 6 i casi odierni e di questi due sono dipendenti del World Food Program di rientro dalla Somalia segnalati da un medico delle Nazioni Unite. Un ulteriore caso positivo di rientro da Brescia dove era stato per motivi sanitari. Nella Asl Roma 4 si registrano 4 nuovi casi e di questi uno in fase di pre-ospedalizzazione al San Camillo di Roma e due casi di due donne in accesso al Pronto soccorso di Civitavecchia. Si registra anche un decesso di un uomo di 74 anni di Capena. Nella Asl Roma 5 dei sei nuovi casi quattro sono riferiti ad un cluster familiare di Zagarolo, un famiglia possibile caso indice dei casi dei due fratellini del centro estivo e della cena scolastica sulla Casilina. La famiglia, che ha ospitato i due fratelli risultati positivi, è stata posta in isolamento domiciliare. Un ulteriore caso riguarda una ragazza ricoverata al Policlinico Umberto I. Nella Asl Roma 6 dei 5 nuovi casi positivi due casi già isolati a domicilio hanno un link con il cluster familiare di Anzio-Ardea, un caso positivo di importazione di un ragazzo di nazionalità del Bangladesh di ritorno da Dacca è risultato positivo ed è stato posto in isolamento domiciliare, il volo era uno di quelli già attenzionati e su cui si era avviato un contact tracing internazionale. Sempre nella Asl Roma 6 un bambino di un mese a Ciampino è risultato positivo ed è stato trasferito all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. I genitori sono risultati negativi al tampone e si sta svolgendo l’indagine epidemiologica sui contatti stretti. Infine per quanto riguarda i viaggi di rientro in Italia nella Asl di Frosinone sono due i casi giornalieri e uno di questi riguarda una donna in quarantena e di rientro dal Perù è risultata positiva. Avviate le procedure di contact tracing internazionale” commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Intanto Zingaretti, il governatore del Lazio, lancia un nuovo messaggio: «Faccio un nuovo appello a tutti a rispettare le regole. I contagi aumentano perché molti non le rispettano. Atteggiamenti spavaldi e irresponsabili mettono a rischio la sicurezza degli altri».
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