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  • domenica 4 maggio 2025

Ultimatum del Capo politico del M5S a Conte: “O passano i nostri punti o meglio tornare al voto”. Poco prima Zingaretti aveva scommesso sull’intesa

Giorno buio per il possibile Governo giallo-rosso. Nuvole fosche si concentrato sulla ipotesi di formazione del Presidente incaricato, Giuseppe Conte. Dopo l’incontro del Premier con la delegazione Pd, ha fatto la differenza quella successiva con il M5S che, con Di Maio, ha precisato, la posizione del suo partito, puntualizzando, a proposito di poltrone, quella della vicepremiership, fino ad oggi appannaggio del M5S, proprio nella figura del vicepremier, ministro del lavoro, dello sviluppo economico e capo politico del M5S sig. Luigi Di Maio. Ad assoluta giustificazione della richiesta di quella poltrona e all’inizio del suo intervento dopo l’incontro con Conte, Di Maio, nella sua assoluta e giustificata richiesta al Premier incaricato ha detto:“Siamo stati molto chiari. O siamo in grado di realizzare il nostro programma di governo votato da 11 milioni di italiani, oppure non si va avanti. Non facciamo nascere un governo per vivacchiare. Siamo certo che Conte saprà fare la migliore sintesi per realizzare i contenuti del programma che milioni di italiani hanno votato”, ha aggiunto. “Non ha alcun senso parlare di modifiche ai decreti sicurezza, vanno tenute in considerazione le autorevoli osservazioni del presidente della Repubblica ma non rivedere la ratio o le linee di principio”Così ancora Di Maio. “L’immigrazione è un problema serio, reale, concreto e che deve essere affrontato con grande competenza e capacità – ha spiegato il capo politico M5s – nel rispetto delle diverse sensibilità dell’opinione pubblica, crediamo sia necessaria una revisione totale del regolamento Dublino e l’abrogazione del folle principio europeo che chi prima accoglie poi gestisce”.


“Il M5s – ancora di Maio – è stato determinante per l’elezione del nuovo presidente della commissione europea, faremo valere i nostri voti e chiederemo che si riconosca all’Italia la procedura di emergenza per la redistribuzione dei migranti in altri paesi europei. Siamo stati lasciati soli in questi anni ora occorre che sia l’Europa a occuparsene”. Prima c’erano state le parole di Zingaretti: "E’ stato un incontro che si è svolto nel giorno nel quale l’Istat conferma purtroppo alcuni dati negativi per la nostra economia, dati che confermano la necessità di una svolta e l’esigenza di aprire quella che lo stesso presidente incaricato ha chiamato una nuova stagione politica per il Paese". Sono le parole di Nicola Zingaretti pronunciate al termine delle consultazioni con il Presidente incaricato Giuseppe Conte. "Ribadiamo il taglio delle tasse per i salari medio-bassi del Paese come incentivo alla ripresa e come stimolo dei consumi ed elemento di giustizia rispetto alle famiglie italiane. E sempre per i redditi medio-bassi si stanno studiando formule per la formazione gratuita per i figli dall’asilo nido all’università". "Abbiamo proposto al Presidente che anche sui cosiddetti decreti sicurezza si proceda nelle forme dovute almeno al recepimento delle indicazioni pervenute dal Presidente della Repubblica".


 

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