Torneranno i Verdi in parlamento e li rappresenteranno i fuoriusciti del M5S

Ci vorranno ancora pochi giorni, ma appare ormai imminente l’ingresso nel gruppo dei Verdi al Parlamento europeo dei quattro eurodeputati che hanno deciso di abbandonare la delegazione del M5s, in polemica con le posizioni dettate dai dirigenti giudicate come “divergenti dagli impegni elettorali e dai valori originali del Movimento”, soprattutto per quanto riguarda le questioni ambientali. Se ne è parlato a Bruxelles nella riunione del gruppo, in cui gli eurodeputati verdi hanno esaminato le posizioni dei quattro transfughi “ambientalisti” (Eleonora Evi, Rosa D’Amato, Piernicola Pedicini e Ignazio Corrao), esposte in un documento di quattro pagine sulla ragioni della loro decisione di abbandonare il M5S. La riunione dei Verdi non prevedeva il voto sull’ammissione al gruppo dei quattro dissidenti, ma, secondo fonti presenti alla discussione, non c’è stata alcuna opposizione. La decisione verrà presa molto probabilmente, in modo formale, in una riunione del gruppo fissata per mercoledì prossimo. “A maggio 2019 – spiegano i dissidenti ambientalisti del M5s nel documento, che è stato diffuso fra gli eurodeputati dei Verdi -, noi quattro siamo stati rieletti da cittadini italiani con un programma politico che aveva al suo centro la lotta alla crisi climatica e la protezione della salute umana e dell’ambiente. Negli ultimi due anni, abbiamo sempre adempiuto a questo mandato, anche quando significava dissentire dalla posizione ufficiale del partito. Oggi restare fedeli al nostro elettorato significa fare i conti con il fatto che il Movimento Cinque Stelle non è il progetto politico in cui avevamo messo le nostre energie e speranze”.
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