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  • sabato 3 maggio 2025

Tav, Governo spaccato. M5S alle corde. Verso la resa dei conti?

 


Come da copione, l’aula del Senato ha bocciato la mozione sulla Tav, contraria all’opera, presentata dal Movimento cinque stelle con 181 no e 110 si. Altri i risultati per le mozioni delle opposizioni a favore della realizzazione dell’opera, che sono state tutte approvate. La mozione del Pd, primo firmatario Andrea Marcucci, ha ottenuto 180 sì e 109 no (un astenuto), quella a prima firma Emma Bonino 181 sì e 107 no, quella a prima firma Luca Ciriani (Fdi) 181 sì e 109 no, quella della capogruppo di Fi Annamaria Bernini 182 sì e 109 no. Immediate le reazioni nella maggioranza, a partire dall’azionista cardine, ovvero la Lega: “Votando no alla Tav il Movimento 5 Stelle si assume la responsabilità politica delle scelte dei prossimi giorni e dei prossimi mesi”. Sono le aprole che gettano un’ombra lunga sul Governo e pronunciate in aula dal capogruppo della Lega il Senato Massimiliano Romeo. “Avere due partiti di maggioranza, uno che vota in un modo e uno che vota in un altro, pone una questione politica chiara. Chi vota no si assume una responsabilità politica chiara delle scelte dei prossimi giorni e dei prossimi mesi”. Poi il Pd, con il Coordinatore nazionale Andrea Martella: “Il governo esprime due pareri contrapposti e nettamente distinti sulle mozioni Tav. Cosa aspetta il premier Conte a salire al Quirinale e a dimettersi visto che non ha più una maggioranza in parlamento?”.


 

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