Strage di Bologna il monito della Cgil: “Si sa molto, ma non i mandanti”

"Come ogni anno noi alimentiamo la memoria. Perché quel giorno l’Italia visse un dramma terribile ma dimostrò anche unità e il valore della solidarietà". Lo afferma la Cgil nazionale ricordando la strage di Bologna: alle 10.25 di sabato 2 agosto del 1980, nella stazione centrale di Bologna esplose un ordigno che provocò la morte di 85 persone e il ferimento e la mutilazione di oltre 200.
"Era una mattina di festa, si partiva per le vacanze – prosegue il sindacato –. Gli emigranti che avevano lasciato il Sud dove non c’era lavoro, tornavano con i figli e le valige pesanti a casa. Bologna accorse, medici, infermieri e personale di servizio tornarono dalle ferie per prestare i soccorsi. Fu la peggiore strage di civili dalla fine della guerra. Una strage cattiva, di matrice fascista, di cui si sa molto ma non i mandanti".
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