Sea Watch, Salvini blocca la nave e firma il provvedimento di ingresso nelle acque territoriali

“Ho appena firmato il divieto di ingresso, transito e sosta alla nave Sea Watch 3 nelle acque italiane, come previsto dal nuovo Decreto Sicurezza. Ora il documento sarà alla firma dei colleghi ai Trasporti e alla Difesa: stop ai complici di scafisti e trafficanti!”. Co queste parole il ministro Salvini ha aggiunto un nuovo capitolo alla sua politica di contrasto nei confronti delle Ong che con le loro navi soccorrono i migranti nel canale di Sicilia e poi si dirigono verso l’Italia o Malta, escludendo ogni possibilità di un ritorno e un approdo in Libia.
L’Ong Sea Watch, intanto, tramite la portavoce Giorgia Linardi ha confermato di escludere in assoluto la possibilità di riportare i migranti a bordo in Libia e di avere Lampedusa come meta, con l’intenzione di chiedere all’Italia il permesso di attraccare in un porto sicuro.
Salvini nelle ultime ore era stato durissimo con la politica delle Ong: “Ciondolano nel Mediterraneo e giocano sulle pelle dei migranti, ma l’Italia non si fa dettare le regole dell’immigrazione da una Ong tedesca che usa una nave olandese fuorilegge. Non pensino di passarla liscia. Poi la presa di posizione di autorevole Portavoce della Commissione Ue: "Tutte le navi con bandiera europea sono obbligate a rispettare il diritto internazionale e il diritto Sar in mare, che comporta la necessità di portare delle persone in un posto o porto sicuro. E la Commissione ha sempre detto che queste condizioni non si ritrovano in Libia". Poi la firma del documento che blocca la nave fuori dalle acque territoriali italiane.
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