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  • sabato 18 maggio 2024

Regione Umbria, Catiuscia Marini conferma le dimissioni. Respiro di sollievo per il nuovo corso Pd


Respiro di sollievo per il nuovo corso del Pd per le dimissioni della governatrice della Regione Umbia, Catiuscia Marini che questa mattina ha deciso di confermare le sue dimissioni da presidente della Regione Umbria, con una lettera inviata alla presidente dell’Assemblea legislativa Porzi. Sabato scorso, in Consiglio regionale, la stessa Marini aveva votato contro le sue dimissioni, presentate in seguito all’inchiesta sulla Sanità umbra, nella quale è coinvolta. Nel comunicare le dimissioni, la Marini parla di "percorso dettato soltanto da ragioni istituzionali, di correttezza e rispetto per tutti i componenti dell’Assemblea". Da registrare poi la presa di posizione del Commissario dei Democratici, Verini: “In questo mese da commissario ho fatto 40 assemblee in Umbria, dove si vota in tanti comuni. C’è una voglia di reagire, si pensa alle elezioni, a riconquistare i comuni, a parlare con i cittadini. La vicenda regionale pesa molto, preoccupa, tanto che diversi sindaci e candidati sindaci hanno invitato il consiglio regionale a staccare la spina. Però vedo al tempo stesso un Pd in piede. La vicenda della Regione è molto grave e pesante ed è lì, però vedo in giro migliaia di persone che dicono che il Pd è un’altra cosa. In Umbria cerchiamo di recuperare credibilità e riconquistare le città che governiamo con una classe di persone solide e per bene. Al di là delle vicende penali, un avviso di garanzia non può far venire meno la presunzione d’innocenza. Al tempo stesso, sul piano politico, sono successi fatti che ci hanno fatto vergognare. La politica deve arrivare prima della magistratura, ma purtroppo non sempre accade. Zingaretti in quei giorni non ha chiesto le dimissioni di nessuno, nel momento in cui accadono vicende gravi sul piano politico i diretti interessati devono fare valutazioni sul piano politico. Quando la presidente Marini responsabilmente ha deciso di dimettersi, lo fece affermando lei stessa che nessuno gliel’aveva chiesto. Quella sera Zingaretti espresse apprezzamento per quel gesto. Nel momento in cui si è dimessa, il partito ha detto: è un gesto che mette prima le istituzioni e poi la persona. Personalmente la consideravo una vicenda dolorosa, ma pensavo che fosse una partita che in qualche modo ci si lasciava alle spalle. Dopodichè c’è stato un mese di reazioni, i consiglieri non volevano chiudere la legislatura. Nel frattempo c’era una campagna elettorale in corso. Avere tenuto questa cosa sospesa per più di un mese, inevitabilmente ha creato un danno. Non condivido la scelta che ha fatto Marini adesso, è stato un errore politico. Il fatto che non si voglia sciogliere il consiglio per non far vincere la Lega non mi sembra giustificato, anche perché la Lega non vincerà”. 


 

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