Recovery Plan, ecco il Piano del Partito Democratico

“Il Recovery Plan è l’occasione per un nuovo ‘patto italiano’ che affronti la crisi con il coraggio del cambiamento, vinca la sfida della transizione verde e digitale, riduca le disuguaglianze sociali, di genere e territoriali, costruisca opportunità di qualità per le nuove generazioni”. Sono alcune delle osservazioni presentate dal Partito Democratico al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in materia di Recovery Plan.
“Occorre una maggiore discontinuità negli obiettivi di trasformazione del Paese perché l’obiettivo non deve essere ‘ricostruire‘ quel che c’era, ma ‘rigenerare’ il Paese investendo nelle sue enormi potenzialità e affrontando le sue fragilità. È fondamentale rafforzare la componente degli investimenti, finalizzando le risorse ai progetti con maggiore impatto trasformativo e capaci di sviluppare filiere nei settori più avanzati dal punto di vista tecnologico, della sostenibilità ambientale, dell’innovazione sociale e culturale-” continua la nota del Pd-. “Questa esigenza riguarda tutte le missioni del Piano, soprattutto quelle relative alla Rivoluzione verde e transizione ecologica e alle politiche industriali del cluster Innovazione, competitività, digitalizzazione 4.0 e internazionalizzazione, anche traendo ispirazione dall’impostazione positiva delle misure della missione Istruzione e ricerca, in particolare in merito al trasferimento di tecnologia e al rafforzamento di Ricerca e Sviluppo (dove sarebbe comunque importante far emergere la dimensione di genere e prevedere misure per le start-up innovative e il potenziamento degli Accordi di innovazione)”. “Andrebbe creata un’apposita cornice per le industrie creative e culturali, che nel mondo sono un pezzo dell’economia più innovativa. Proponiamo una vera e propria Cultura 5.0, con misure di attrazione e sostegno degli investimenti in cultura, innovazione creativa e rafforzamento delle filiere dell’industria e dell’impresa culturale”.
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