Mattarella: “Il rinnovamento del Csm è una esigenza avvertita da tutti”

Il nuovo Primo Presidente della Corte di Cassazione Pietro Curzio, eletto dal Consiglio superiore della magistratura nel corso di una riunione del plenum presieduto dal Presidente dela Repubblica al Quirinale, “certamente saprà svolgere l’impegnativo incarico con consapevolezza e lungimiranza, e sono certo che saprà anche fornire un apporto significativo anche al Csm e al suo comitato di presidenza contribuendo a promuovere quel rinnovamento nel governo autonomo di cui vi è necessità da tutti avvertita”: lo ha sottolineato lo stesso Sergio Mattarella concludendo la seduta.
“Desidero formulare le mie congratulazioni al presidente Curzio per la sua nomina a primo presidente”m ha detto Mattarella. “Dalla relazione e dagli interventi svolti, che ringrazio e dei quali ho registrato le considerazioni avanzate, è emerso l’eccellente profilo professionale del presidente Pietro Curzio e lo spessore e la varietà delle sue esperienze giudiziarie, sia giudicanti che referenti. Le doti di professionalità del presidente Curzio, riconosciute ampiamente, trovano inoltre un fondamento solido nella sua attività di studio con la quale ha contribuito al dibattito dottrinario e ha offerto il suo apporto all’attività formativa promossa da questo consiglio e dalla scuola superiore. Certamente il presidente Curzio saprà svolgere l’impegnativo incarico con consapevolezza e lungimiranza, e sono certo che saprà anche fornire un apporto significativo anche al Csm e al suo comitato di presidenza contribuendo a promuovere quel rinnovamento nel governo autonomo di cui vi è necessità da tutti avvertita”.
In merito alle considerazioni relative alla “terzietà del giudice” e del “governo autonomo e non autogoverno” avanzate nel corso degli interventi, Mattarella ha poi sottolineato che “vi è una considerazione di fondo che queste parole esprimono che vorrei far mie. Esprimo stima e grande consideraiozne per gli altri candidati che han partecipato alla selezione, tutti di indiscusso e alto valore professionale. Desidero anche esprimere un sincero apprazzamento per il modo in cui il Consiglo superiore è giunto all’ampia condivisione della nomina. La disponibilità al dialogo, al confronto rispettoso, ha consentito di giungere a unadecisione quasi unamna. A questo riguardo mi corre l’bbligo di dare notizia che i due consiglieri assenti, Benedetti e Gigliotti, mi hanno inviato due lettere con le quali oltre a indicare le serie ragioni del loro impedimento manifestanoconsenso alla proposta. L’esercizio sapiente e corretto della discrezionalità amministrativa consente di selezionaretempestivamente, con cura e obiettività, i dirigenti degli ufficigiudiziari nelle varie articolazioi che l’ordine giudiziario presenta. Ad essi spetta ruolo di rilievo nel percorso di rinnovamento perché compete loro promuovere moduli organizzativi efficaci attraverso i quali possono dare concretezza a prinicpidi irrinunziabile autonomia e indipendenza della magistratura”.
“Il presidente Curzio succederà tra qualche giorno al presidente Giovanni Mammone – ha concluso Mattarella – che desidero ringraziare molto per l’impegno profuso nella sua lunga eccellente, apprezzata attività di magistrato Negli anni in cui ha guidato il Consiglio ha svolto il suo ruolo con ragionevolezza e pacatezza dimostrandosi aperto al dialogo e al confronto così da motivare i magistrati e il personale amministrativo. Il suo contributo è stato prezioso anche per l’attività del consiglio sueriore nell’ambito dei quali ga agito senza alcun condizionamento e con equilibrio. Al presidente Mammone rivolgo un saluto riconoscente e i migliori auguri per il suo futuro”.
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